Mazzarri: "Io e l'Inter, un brutto destino. Sono stato superficiale e ci ho rimesso le penne"
Fonte: Corriere dello Sport
"Gli ultimi mesi al Napoli furono difficili, complicati, tormentati. Amore vero, ma fine di un ciclo fantastico. Mi voleva il mondo, credimi. Il mondo". Lo dice Walter Mazzarri, intervistato dal Corriere dello Sport. "E non intendevo deteriorare il rapporto con De Laurentiis, infatti dissi a tutti "ne parliamo a primavera inoltrata, non tormentatemi". Chiedi all'avvocato Bozzo che curava i miei interessi. Lui mi proponeva "andiamo di qua, ci aspettano per parlare di là". Certo, faceva bene il suo lavoro, ero un allenatore in scadenza. Ma avrei mancato di rispetto al Napoli, avrei calpestato quattro anni fantastici. Avrei potuto...".
Cosa?
"Chiesi tempo alla Roma, assolutamente in pressing, che poi scelse Garcia".
C'era l'Inter nel destino.
"Mah, il destino. Un brutto destino".
Addirittura?
"Non avevo valutato bene la rosa, sono stato superficiale. E ho pagato. Moratti da lì a poco avrebbe ceduto il club, la colpa era sempre di Mazzarri. Mettiamola così: ci ho lasciato le penne perché era scritto così, se avessi ragionato non sarebbe accaduto".
Conte all'Inter è una bella mossa.
"La Serie A sta tornando, tutta. Si è alzato il livello, aumenta la competitività, sarà un gran campionato. Sarri, Conte, Ancelotti, gli equilibri, partite che sul 3-0 non finiscono ma si riaprono. Bello così".
Chi ti conosce bene giura che dopo l'Inter eri intrattabile.
"Sì, ammetto. Al punto che avevo deciso di andare all'estero, soltanto all'estero. Avrei voluto vedere te al posto mio".
Un sogno frantumato.
"Aspetti l'Inter, vuoi l'Inter, scegli l'Inter e ci sbatti violentemente. Meglio accettare la prima proposta vera in Premier".
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