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Mazzola ricorda Pelé: "Era come giocare contro Dio: se ne va una parte di me"

di Redazione FcInterNews.it

"Lo guardavo giocare, lì, sullo stesso campo e non credevo ai miei occhi. Era a due metri, ma era sulla Luna. Oggi se ne va una parte di me». Così esordisce Sandro Mazzola su La Repubblica parlando di Pelé, scomparso nella giornata di ieri. La bandiera interista ricorda la finale del Mondiale del 1970, Italia-Brasile. "Quando ci schierammo a centrocampo prima dell’inizio, eravamo ancora tutti lì a guardare Pelé. Era come giocare contro Dio, eppure mica eravamo ragazzini. Un’emozione del genere non l’ho mai più provata in vita mia". Tecnicamente, "l’elevazione era la sua dote più impressionante, perché lui saltava e poi restava fermo nell’aria, una cosa pazzesca. Durante la partita lo cercavamo continuamente, per capire cosa facesse. Avevamo la testa piena di ordini da eseguire a memoria, quasi metro dopo metro, ma l’emozione fu troppo grande. Anche il Brasile lo era: troppo, per tutti".


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