Moriero: "Campionato chiuso, ma il Napoli può far male. Conte un fratello. Critiche? Motivazioni inesistenti"
Francesco Moriero il personaggio scelto da Tuttosport per un'intervista sull'attualità nerazzurra. In più, la guizzante ala vista a lungo in Serie A negli anni novanta è un doppio ex della sfida con il Napoli in programma domenica. "Quando attaccano, possono far male a qualsiasi avversario - dice Moriero dei partenopei -. Tale scelta però fa sì che subiscano anche tanto. A differenza dell’Inter che pratica un calcio all’italiana. I nerazzurri stanno dominando questo strano campionato. Sono primi con merito. E credo che i giochi siano chiusi per il titolo".
Moriero è anche un grande amico di Conte. Entrambi sono molto legati a Lecce, terra d'origine. "Antonio per me è come un fratello. Abbiamo trascorso l’infanzia insieme. Siamo partiti dalle giovanili del Lecce per arrivare alla prima squadra. Le critiche? S guardano cose che non esistono, come lo stile di gioco. Hanno accusato Conte di non avere un piano B e che l’Inter giochi male. Ma i nerazzurri continuano a vincere. Per me si deve solo tirare una linea e guardare i risultati".
Nessun paragone, però, tra l'Inter del '98 e quella attuale e soprattutto tra i suoi interpreti. "Non si può fare un paragone perché Ronie era un giocatore speciale. Sicuramente Lukaku è il calciatore dello scudetto nerazzurro.Io e Hakimi? Lui è più un terzino che un tornante vero e proprio come ero io. Sono due squadre differenti. Noi eravamo quasi tutti solisti, c’era tantissima qualità".
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