Ogbonna: "Acerbi e Darmian non mi sorprendono: a Matteo dissi una cosa. Haaland? Un errore concentrarsi solo su di lui"
Tre italiane in tre finali europee. Una sorpresa, ma non per tutti. Ad esempio, non per Angelo Ogbonna. "Sorpreso? Sinceramente no, perché il valore dell’Italia e della serie A è sempre alto", dice in un'intervista al Corriere della Sera. Il centrale italiano sarà in campo in Conference League contro la Fiorentina, sabato toccherà a Manchester City-Inter. "È una partita secca e sono due squadre forti: quando il gioco si fa duro, gli italiani si fanno valere. Dall’altra parte ci sono l’estro e il genio di Guardiola. Spero sia una bellissima partita. Difesa tutta italiana? Non mi sorprende il rendimento di Acerbi e Darmian: con Matteo sono cresciuto al Torino, gli ho sempre detto che il suo futuro sarebbe stato da centrale. È un giocatore sottovalutato, ma è intelligente, ascolta molto, legge bene le situazioni. Acerbi anche in Nazionale quando ha sostituito i pilastri Chiellini e Bonucci si è sempre fatto trovare pronto".
Per contro c'è una squadra che ha una difesa altrettanto forte e in avanti c'è Haaland. "Hanno un organico pazzesco e Guardiola ha sempre migliorato i giocatori, spesso trasformandoli. Stones a centrocampo è l’ultimo caso. Il norvegese? Un grande attaccante, ma il punto è non concentrarsi solo su di lui: devi leggere le combinazioni del City, lavorando di squadra", risponde Ogbonna.