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Pagelle CdS - Palacio decisivo, ma per gli avversari

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Corriere dello Sport

Queste le pagelle del Corriere dello Sport relative alla sfida che l’Inter ha perso ieri sera in casa contro l’Udinese.

HANDANOVIC 5,5: Un tempo da spettatore, poi si scalda mettendo una pezza su Di Natale. Si fa sorprendere invece da Fernandes. 

NAGATOMO 5: La concentrazione dura un tempo, poi partecipa al suicidio collettivo. 

RANOCCHIA 5,5: Finché tiene l’equilibrio, se la cava senza troppi patemi. Poi anche lui ci capisce poco, anche se spazza un paio di palloni fondamentali. 

JUAN JESUS 5: Non dà sicurezza, perché non si muove mai in sintonia con il resto della linea difensiva. 

DODO’ 4,5: Ha la grande colpa di sprecare un contropiede tre contro uno. Lì la sua gara precipita e dalla sua parte si aprono voragini. 

GUARIN 5: Non ne azzecca una, tra traversoni sballati, calci d’angolo fuori misura e un dribbling sempre di troppo. Indovina soltanto il corridoio giusto per il gol di Icardi.

MEDEL 4,5: Conferma che davanti alla difesa è inutile. Azzecca solo i passaggi più scontati. Ed è pure fuori posizione quando servirebbe il suo muro, vedi l’inserimento di Fernandes. 

KUZMANOVIC 5: Si fa notare ancora per il movimento senza palla, ma quando il pallone arriva tra i suoi piedi, poi finisce tra quelli di un bianconero. 

KOVACIC 5,5: Le sua fiammate, tra accelerazioni e verticalizzazioni, accendono l’Inter. Anche perché stavolta non deve fare l’esterno. Nella ripresa, però, finisce la benzina. E quella traversa è più un errore suo che sfortuna. 

ICARDI 6: Sin troppo altruista in alcuni frangenti. Poi, però, al pallone giusto è chirurgico nell’infilzare Karnezis. Tocca le 8 prodezze in campionato, che diventano 12 in stagione. Esce con una caviglia ammaccata. 

OSVALDO (22’ st) 5,5: Entra e contribuisce alla confusione generale. 

PALACIO 4: Decisivo, ma per gli avversari. E’ suo infatti il passaggio all’indietro che lancia Thereau davanti ad Handanovic. 

MANCINI (all.) 5: Non intuisce che l’Inter è sull’orlo del precipizio. La sconfitta sa di addio a qualsiasi ambizione di terzo posto.


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