Pagelle CdS - Handanovic, pecca inestimabile. Barella regala una genialata
Fonte: Corriere dello Sport
Voti non del tutto condivisibili quelli del Corriere dello Sport, che premia Barella in modo inspiegabile visto l'errore sul gol dell'1-1 e punisce altri che invece non hanno fatto così male come Acerbi, Bastoni e Dumfries.
S. Inzaghi 5 La sconfitta è severa nella dinamica, al di là delle assenze: il pareggio non sarebbe stato sbagliato. Ma la squadra è troppo fragile in difesa e non segna quasi mai. Sono quattro ko su otto in campionato: dove vuole arrivare questa Inter?
Handanovic 5 Arriva male, malissimo sulla volée di Dybala, che lo inchioda al centro della porta. E’ una pecca dal valore negativo inestimabile. Sul secondo gol non può neppure accorgersi del pericolo.
Skriniar 5 Un’altra partita distratta. Facile pensare che le indiscrezioni sul possibile trasferimento al Psg lo stiano condizionando nel rendimento. Perde completamente di vista Smalling sulla punizione decisiva.
Acerbi 5 Non commette strafalcioni difensivi ma sbaglia un’infinità di passaggi semplici. In questo contesto la rinuncia a De Vrij appare incomprensibile.
Bastoni 5 Consente a Dybala di calciare in solitudine. Ed è un episodio che condiziona la partita.
Gosens (36’ st) sv Ha il tempo di scoccare un paio di frecce e un colpo di testa che, senza Smalling, sarebbe arrivato in porta.
Dumfries 5 Innocuo: non arriva mai al dunque. Del resto non riesce quasi mai a saltare Spinazzola. Una vera delusione.
Bellanova (36’ st) sv Aggiunge vivacità ma spreca il possibile 2-2 da ottima posizione.
Barella 6,5 Ha un inizio scintillante, compreso l’assist del gol che è una genialata. Nella ripresa lotta ma non ha abbastanza lucidità negli ultimi trenta metri.
Asllani 6 Sfrontato e aggressivo, sogna addirittura il gol con un tiro arrotato che esce di un niente. Sarebbe stato il 2-1 per l’Inter. Per essere la prima da titolare non è male.
Mkhitaryan (32’ st) sv L’ex più fresco della serata. arriva tardi. E non inventa niente.
Calhanoglu 6 Ha un piede formidabile e lo usa quando scorge uno spiffero di porta. Perde un paio di palloni antipatici, anche sull’1-1 della Roma, ma entra nell’azione del provvisorio vantaggio e centra la traversa su punizione. Esce perché non è al meglio, non per scelta.
Correa (32’ st) sv Entra e provoca solo caos di cui Inzaghi non sentiva il bisogno.
Dimarco 6,5 Esaltato dalla Nazionale, morde la fascia con ardore. Ed è furbo in occasione del gol, il secondo consecutivo dopo l’exploit azzurro e il primo a San Siro con l’Inter, perché anticipa l’avversario diretto (Celik) e il movimento del portiere tirando con il piede meno comodo, il destro. Da 21 anni un calciatore milanese non segnava in questo stadio con questa maglia. Nella ripresa cala quando Celik gli prende le misure.
Carboni (43’ st) sv Classe 2005, vive l’emozione dell’esordio in Serie A. Per festeggiare avrà altre occasioni.
Lautaro Martinez 5,5 Vivacchia nel traffico del primo tempo, si accende improvvisamente dopo l’intervallo facendo ammonire Mancini e Smalling. Ma in definitiva non infastidisce mai Rui Patricio.
Dzeko 6 Segna un bel gol e uno pensa: riecco la solita mannaia contro la “sua” Roma, già colpita due volte lo scorso anno. Ma il boato di San Siro viene freddato dal Var, che scova il fuorigioco. A seguire lotta e corre con grande spirito di servizio senza però risultare più pericoloso in area di rigore.