Pagelle CdS - Ranocchia risponde presente, Hakimi non è la solita catapulta
Fonte: Corriere dello Sport
Pagelle positive, ma contenute anche quelle del Corriere dello Sport per i nerazzurri vittoriosi ieri sera al Dall'Ara.
Handanovic 6 Due sole parate, nemmeno troppo impegnative.
Skriniar 6 Con la Slovacchia ha segnato due gol, ma a Bologna non osa. Resta dietro per marcare Sansone e poi Vignato.
Ranocchia 6,5 Gioca poco, ma quando tocca a lui gioca bene. Risolve un paio di situazioni spinose sempre con prontezza e lucidità.
A. Bastoni 7 Si sgancia una sola volta, però è quella decisiva. Il cross di sinistro è una pennellata per lo stacco di Lukaku. In difesa ha un bel lavoro da fare.
Hakimi 5,5 Non è la solita catapulta e anche quando arriva sul fondo molto spesso non fa la cosa giusta.
Barella 6,5 Riparte tanto e riparte bene. Del resto è quello il suo compito, inserirsi sempre con o senza palla.
Vecino (47’ st) sv
Brozovic 6 Gli sta addosso Soriano e per una ventina di minuti gli toglie spazio e tempo. Cresce col passare dei minuti e nella ripresa da una sua perfetta uscita arriva il palo di Lautaro. Nel finale perde due brutti palloni, in un caso l’errore provoca due ammonizioni, la sua e quella di Bastoni, che costeranno due squalifiche contro il Sassuolo.
Eriksen 6 Fa il secondo play, senza abbagliare, ma è sempre nella posizione giusta, recupera qualche pallone ed è comunque un buon aiuto per Brozovic.
Gagliardini (16’ st) 5,5 Si vede solo quando prende il giallo.
Young 5,5 E’ piuttosto timido e quando attacca non lascia mai il segno.
Darmian (26’ st) 6 Inserimento positivo.
Lukaku 7 Basta un cross fatto bene, come lo è quello di Bastoni, perché faccia valere il fisico e il suo innato senso del gol. Poi il solito lavoro di sponda e di scatti.
Lautaro Martinez 6,5 Ha una sola palla buona e la stampa sul palo. Non dimentica mai di dare una mano nel recupero palla.
Sanchez (26’ st) 6 Venti minuti con diverse accelerazioni e due ammonizioni provocate.
Conte (all.) 7 Nona vittoria di fila, sudata come tante altre, ma questa porta con sé il pezzo più grosso dello scudetto.