Pagelle CdS - Sanchez sa sempre quello che deve fare, Perisic bene nelle due fasi

Voti positivi anche da parte del Corriere dello Sport per un'Inter che appare totalmente ritrovata. E le pagelle dopo il 3-1 al Bologna lo confermano

Handanovic 6 Nella prima parte deve limitarsi a fare l’ordinario, un paio di parate a terra, un paio di uscite e niente più. Non ha colpe sul gol di Vignato. 
 
Skriniar 6 Vive sereno per una lunga fetta di partita, dalla sua parte arrivano palloni già lavorati davanti dai compagni. 
 
De Vrij 6,5 Comanda la difesa, è sempre al posto giusto nel momento giusto. 
 
Bastoni 6,5 Come i suoi compagni di banco almeno nel primo atto ha poco lavoro da sbrigare. A dire la verità anche nel secondo. 
 
D’Ambrosio (38’ st) sv Porta il suo mattone alla causa. 
 
Hakimi 8 Quando attacca fa paura, si fa valere quando difende, poi segna un gol più da centrocampista che da difensore. Si ripete nel secondo tempo, confezionando un’altra gemma. 
 
Darmian (26’ st) 6 Regala anche la sua corsa e il suo dinamismo. 
 
Vidal 6,5 C’è, eccome se c’è e si fa sempre rispettare con la sua fisicità e il suo infinito mestiere. 
 
Barella (26’ st) 6 Non determina ma assicura corsa. 
 
Brozovic 7 Sta crescendo sul piano della condizione fisica, è il padrone del villaggio, costruisce un assit da applausi per il gol di Hakimi. 
 
Gagliardini 6,5 Come semre garantisce sia tanta corsa che tanta legna. 
 
Perisic 6,5 Mette in mezzo il pallone per il gol di Lukaku, è costruttivo in tutte e due le fasi del gioco. 
 
Lukaku 7 Sul gol travolge tutto e tutti, cade anche chi cerca di trattenerlo con la forza come Tomiyasu, sbaglia non da Lukaku una clamorosa occasione da gol sull’uscita di Skorupski 

Lautaro Martinez (26’ st) 6 Va vicino al gol un paio di volte. 
 
Sanchez 6,5 Sa sempre quello che deve fare quando ha il pallone tra i piedi, spesso lavora nelle vicinanze del suo grande amico e compagno di nazionale Medel. Costringe Skorupski a fare una paratona. 

Eriksen (46’ st) sv Solo un atto di presenza. 
 
Conte (all) 7 Manda in campo l’Inter migliore, a parte Barella, e soprattutto la manda in campo con i concetti giusti nella testa. Questa è un’Inter molto concreta e matura, giocando sempre da grande squadra. 

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