Pagelle TS - Kovacic cresce, Obi sbaglia troppo
Fonte: Tuttosport
Hernanes e Handanovic dominano la scena, solo Obi finisce dietro la lavagna. Ecco le pagelle di Tuttosport dopo Cesena-Inter.
HANDANOVIC 7 Visti gli imbarazzi dei difensori sulle palle alte, decide di uscire a ogni occasione buona e lo fa sempre con tempismo e precisione. Regala alla platea una gran parata su Djuric e, nella ripresa, concede il bis su Cascione.
CAMPAGNARO 6 Mazzarri lo estrae dal cilindro causando mal di pancia assortiti a Vidic e Andreolli. L'ex fedelissimo ricompensa con una prestazione alquanto solida.
RANOCCHIA 6 Quel perticone di Djuric lo mette in difficoltà però, alla fine, di pericoli veri non ne arrivano.
JUAN JESUS 6 Dalle sue parti l'Inter è sempre a tenuta stagna.
OBI 5.5 Gioca in una fascia che non gli appartiene contro un avversario ostico (Renzetti), si impegna ma sbaglia anche troppo.
MBAYE (24' st) 6 Entra e mostra buona intraprendenza.
HERNANES 7 La partenza è inquietante, forse dovuta alla necessità di prendere dimestichezza col sintetico. Poi cresce e, con lui, cresce tutta l'Inter. Suo il filtrante che mette davanti alla porta Palacio in occasione del rigore. Nella ripresa sfiora il gol con un diagonale alquanto velenoso.
MEDEL 6 Stavolta, per guadagnarsi la sufficienza, non deve stupire con effetti speciali anche perché il Cesena non ha le armi per esaltare le sue doti da argine ringhiante davanti alla difesa.
KOVACIC 6.5 Nel primo tempo pure lui sembra inghiottito dalla mediocrità generale, cresce in una ripresa in cui ritrova anche il tiro dalla distanza e regala un grande assist a Palacio che però spreca banalmente.
DODÒ 6 La cosa più bella della sua partita la fa salvando un gol fatto su cross di Marilungo.
ICARDI 6 Il rigore (4° gol in campionato, ottavo in stagione) è l'unica perla, insieme a un tiro di poco a lato all'11' della ripresa, in una partita di grande sofferenza anche per la scarsità di palloni giocabili a disposizione. Nel finale, manca in contropiede il raddoppio.
PALACIO 6 Pur non facendo grandi cose, è tra i pochi a cercare costantemente la profondità in una squadra dove latitano i movimenti senza palla. Va a prendersi un rigore e segna un gol annullato per fuorigioco. Però è vivo.
ALL. MAZZARRI 6 Neanche gli interisti di stanza in terra romagnola gli risparmiano i fischi. Il gioco latita però almeno arrivano tre punti che mettono un po' di Attak alla sua panchina.