Papu Gomez: "Si riparte tutti da zero. Algoritmo? Meglio cristallizzare la classifica e non assegnare il titolo"
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Favorevole alla ripartenza? Se me l’avesse chiesto due mesi fa avrei detto contrario. Oggi che la sicurezza è aumentata, che questo virus sembra meno aggressivo, dico favorevole. La Serie A è un’industria che muove milioni nel Paese: c’è tanta gente che ha bisogno del calcio per vivere, non solo i calciatori". Parla così Alejandro Papu Gomez, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Pensa al 21 giugno, Atalanta-Sassuolo, più con paura o con voglia?
"Paura no: è più di un mese che ci alleniamo in sicurezza. Forse ne ho avuta un po’ la prima settimana: da solo non ti facevi solo la doccia, ma anche mille domande. Oggi ho solo tutta la voglia del mondo".
Timore che i valori possano cambiare rispetto a tre mesi fa?
"I valori sono quelli, ma si riparte tutti da zero: sarà soprattutto una questione mentale. Noi eravamo in un grande momento, e l’entusiasmo spesso porta vittorie. Giocando ogni tre giorni può succedere di tutto, magari ne vinci due e ne perdi subito due, sarà un su e giù tutto da scoprire".
Ma è giusto giocare 13 partite in 43 giorni?
"Il calcio è uno spettacolo: c’era più voglia di riaprirlo che di pensare alle sue date. E per fare andare avanti uno spettacolo a volte bisogna rischiare qualcosa".
L’avete già provato a Valencia: come sarà giocare a porte chiuse?
"Abbiamo fatto più punti in trasferta che in casa (28 su 48), ma questo non cambia di una virgola l’importanza della spinta della nostra gente. Però vale anche per chi dovrà rinunciare a 50-60mila tifosi. Quella sera a Valencia prendemmo tre gol: cosa sarebbe successo se al Mestalla fossero stati in 50.000?".
Incroci le dita, il campionato non finisce: classifica cristallizzata, playoff, media punti, algoritmo?
"L’algoritmo è un sistema “onesto” ma non mi piace, a costo di rischiare il quarto posto dico la classifica al momento dello stop, magari senza assegnare il titolo ma solo i posti per l’Europa: è più reale".