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Pecchia racconta Modric: "Non ama i proclami, ma è un esempio. Vuole l'Inter? Buon segno"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Fabio Pecchia è stato il vice di Rafa Benitez anche al Real Madrid. E allora lui è testimone diretto dei segreti delle mrengues, che ha tra i suoi protagonisti quel Luka Modric tanto chiacchierato in estate a proposito di un possibile approdo all'Inter. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Pecchia ha raccontato qualcosa anche sul croato, ma non solo. "Il giorno dopo l’esonero dall’Inter ci ritrovammo a Liverpool a provare gli schemi, spostando le tazzine al tavolino di un bar del centro - ricorda l'ex tecnico dell'Hellas Verona, oggi senza squadra -. È stata un’esperienza forte, impegnativa. Eravamo primi e siamo saliti in A tra i fischi: prova che l’ambiente non era sereno. Poi il presidente ha chiesto un mercato a zero per salvare i conti e col d.s. Filippo Fusco ho condiviso un progetto in economia. Il finale è stato amaro, ma al contrario di Bari e Cesena, il Verona c’è ancora e non ha debiti".

Juve favorita anche quest'anno per il titolo.
"I bianconeri sono più forti, ma anche le rivali sono migliorate. Sarà un bel campionato".

Chi era il leader di quel Real?
"Sono tutti numeri uno. Semmai ci sono dei punti d’incontro. Sergio Ramos, il duro, è l’icona spagnola. Ma Cristiano è Cristiano: non esagera mai, ma quando parla lui... Così Modric è prezioso. In campo ha la fiducia dei compagni, fuori porta armonia tra i big".

Anche lui ha voglia d’Italia.
"Buon segno per il nostro calcio. Non ama i proclami, è schivo, ma è un esempio. Quell’anno prese per mano Kovacic, appena arrivato dall’Inter".

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