Tuttosport pubblica oggi un'intervista a
Andrea Pelamatti, 17 anni, prospetto della
Primavera interista che ha fatto una scelta particolare: ha ceduto alla richiesta della nazionale russa di averlo tra le giovanili. "Mia mamma è di una città ubicata a 400 km da Mosca. Quando è arrivata la chiamata, sono rimasto stupido. È stato qualcosa di inaspettato, non sapevo neanche che avrei potuto giocare per loro. Così, dopo averne parlato con la mia famiglia, ho deciso di provare quest’esperienza. La scelta sulla nazionale non è definitiva. Potrebbe cambiare col corso degli eventi, oggi non posso saperlo", dice il ragazzo, all'Inter da quando aveva dieci anni. "Provai un’emozione indimenticabile. L’Inter mi sembrava inarrivabile, ma ho colto l’opportunità - dice - L’ambiente è fantastico, per un ragazzo come me essere all’Inter è il massimo. È un onore essere allenati da una leggenda come Chivu. Ci aiuta a migliorare, è un grandissimo tecnico, con un lato umano da applausi. Personalmente cercherò di ritagliarmi più spazio possibile".
Ovviamente il sogno è quello di esordire in prima squadra. "Spero si avveri. Non sarà facile. Adesso devo maturare in Primavera, poi sarebbe bellissimo diventare un professionista: se fosse all’Inter, lo sarebbe ancora di più. L'idolo?
Marcelo. Ma anche
Dimarco, credo che le mie caratteristiche siano simili alle sue". In allenamento ha avuto già modo di confrontarsi coi più grandi. "Ho marcato
Dumfries e
Darmian, è andata abbastanza bene. Chi mi ha impressionato di più?
Vidal e
Dimarco".