Prandelli: "La Var? L'anno scorso veniva usata senza esitazioni, quest'anno di meno. E non so perché"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Cesare Prandelli - appena tornato in panchina al Genoa - ha parlato un po' di tutto. Ecco qualche passaggio della lunga chiacchierata con Walter Veltroni.
Cosa pensa della Var? A me risulta che i vertici arbitrali vorrebbero un uso maggiore della tecnologia, ma in campo non succede...
"Io credo ormai sia parte del gioco. Se non c’è, come in Champions, se ne sente la mancanza. Ma bisogna usarlo, senza esitazioni. L’anno scorso era così. Erano diminuite le punizioni, le ammonizioni,il pubblico ha imparato ad accettare il giudizio del Var e tutte le squadre potevano sperare in una decisione più obiettiva del passato. Quest’anno, non so perché, hanno cambiato atteggiamento e sono tornati indietro. Il Var si usa di meno. E’ un errore, ci saranno quest’anno molte più polemiche, se si continuerà così. Confido molto in Nicchi perché è una persona perbene, professionale, seria e poi il nostro gruppo di arbitri è il migliore al mondo. Non capisco perché siamo tornati indietro su una decisione secondo me storica che tutto il mondo stava guardando con grandissimo interesse. Eravamo all’avanguardia, per una volta. La Var c’è, funziona, che venga usato senza esitazioni o timidezze".
La Var è una garanzia per gli arbitri in campo che si prendono inutilmente sulle spalle, per non consultarlo sempre, responsabilità enormi.
"Se c’è qualcosa che l’arbitro non vede il Var deve chiamare e invitare a rivalutare. Poi è l’arbitro, non altri, che decide. Ma ora che possiamo, perché non sfruttare fino in fondo la tecnologia? L’altra sera è stato un errore tecnico clamoroso. Veramente clamoroso. Se si riguardano le immagini si vede Florenzi, inquadrato, che sembra dire: “Caspita mi hanno beccato, purtroppo l’ho fatta grossa”. Ma sia chiaro. Gli arbitri sbagliano come i giocatori. Ma diversamente da loro possono correggersi, grazie alla tecnologia. Però noi non ci sentiamo vittime, assolutamente no. Perché se dovessimo pensare questo diventerebbe veramente un problema ogni domenica. C’è stato esclusivamente un errore tecnico. Grave per noi, ma un errore".
Seguo il suo ragionamento: non è sbagliato allora sostenere che gli arbitri sono in malafede?
"E’ sbagliato. Non ci ho mai creduto. Gli arbitri non sono in malafede. Commettono degli errori. E’ umano. Ma ora sono più forti perché hanno uno strumento che rasenta l’oggettività. Perché non usarlo sempre?".
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