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Preziosi non la vede come Marotta: "Modello Premier per la A? Impossibile per un motivo"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Enrico Preziosi, presidente del Genoa. Ecco alcuni passaggi interessanti.

Il bilancio 2019 s’è chiuso in attivo (+10 milioni), ma dopo il lockdown lei ha quantificato una prima stima dei danni intorno ai 20-30 milioni.
"Confermo. Sky, intanto, non ha ancora pagato. E poi ci sono gli sponsor, che non hanno avuto la visibilità auspicata. In più si perdono gli introiti della biglietteria, se allo stadio nessuno entra. Bisognerà capire come far fronte a questo danno, un problema di tutti".

Un paio d’anni fa lei disse che Pandev sarebbe rimasto a Genova “sino a quando lui avesse avuto voglia di giocare”. Il futuro di Goran dipende sempre solo da lui?
"Sì. Nell’ultimo incontro gli ho detto: “Vuoi giocare l’Europeo? Bene, allora stai qui sino a quando vorrai». Pandev è uno dei giocatori più seri che io abbia mai incontrato. Gli sono molto legato. Da noi sta lasciando un segno indelebile".

Pensa che i tempi siano maturi per una Lega indipendente, sul modello inglese?
"La Lega è un insieme di squadre, ognuna con un proprio pensiero. Non parlo di un club contro l’altro, ma di società con ambizioni e pensieri diversi. Una strategia comune non può essere condivisa da tutte. Ecco perché secondo me questa visione futura non ci riguarda da vicino".

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