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Prof. Bassetti: "Si può valutare la riapertura graduale degli stadi. Ritorno alla normalità? Fra un anno"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dell'auspicabile riapertura degli stadi in Italia nelle prossime settimane.

Si può ritornare allo stadio in piena sicurezza?
"Lo dico da almeno un paio di settimane: lo stadio rimane uno dei luoghi più sicuri che ci possono essere se si mettono in pratica cose come il distanziamento e si riesce a regolamentare ingressi e uscite. Ovviamente non stiamo parlando di una capienza del 100% ma si può arrivare a un 10-15%".

Già adesso, quindi, non ci sono controindicazioni alla riapertura?
"Non potremmo certo pensare di mettere in uno stadio 80mila persone ma se ne abbiamo 8mila si può stare tranquillamente distanziati l’uno dall’altro. Qual è il rischio? L’ingresso e l’uscita sono regolamentabili".

Cosa possiamo aspettarci per la prossima stagione?
"Intanto diciamo che non possiamo arrivare alle partite dell’Europeo senza “prove”: aprire a una capienza del 10-15%, per le ultime due partite di A, può essere un segnale. Parliamo della metà di maggio, c’è il modo di organizzarsi per il ritorno di una pseudo normalità e per poter quindi pensare al prossimo campionato, che dovrà avere necessariamente il pubblico. Per settembre dovremmo avere spero il 50-70% della popolazione vaccinata, con questa e altre misure si possono fare entrare magari 30mila persone in uno stadio di 80mila".

Quando potremo vedere di nuovo gli stadi pieni?
"Se la vaccinazione va come deve andare e i contagi si abbassano, per la prossima primavera torneremo a una capienza quasi normale. In queste cose si devono guardare quelli più bravi di noi, come gli inglesi e gli americani. Negli Usa stanno pensando già alla capienza completa per le arene indoor...".

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