"Una sofferenza, l’ennesima, ma il calcio internazionale ad alti livelli è questo". Claudio
Ranieri, sulla
Gazzetta dello Sport, commenta il successo ai rigori dell'Italia sulla Spagna che proietta gli azzurri alla finale di Euro 2020. "Abbiamo giocato una partita diversa rispetto alle precedenti perché era l’avversario a essere profondamente diverso - spiega Ranieri -. Sapevamo che se fossimo andati a pressare si sarebbe rischiato qualcosa, ma abbiamo avuto coraggio e nelle fasi più delicate non abbiamo mai ceduto. È un successo che contiene qualcosa di simbolico. Nell'ultimo decennio avevamo subito la grandezza della
Spagna, una nazione che ha dato un’impronta decisiva a questo sport. Ci aveva eliminati ai rigori all'Euro 2008 ai quarti e ci superò in finale nel 2012. Abbiamo inseguito il loro calcio. Lo abbiamo studiato, lo abbiamo verificato. Siamo stati costretti a metterci in discussione, a cambiare qualcosa, a migliorare, ma nel rispetto della nostra cultura. Abbiamo riscoperto anche l’importanza della tecnica. Peccato quel momento di disattenzione in difesa, loro sono stati bravi a trovare il buco centrale. Difficile dire chi sia stato il migliore. Stavolta più che mai è emerso il senso della squadra.
Chiesa ha segnato un gol stratosferico. Nel primo tempo avremmo dovuto cercarlo in più insieme a Insigne. La Spagna ha pareggiato nel momento in cui noi stavamo prendendo il sopravvento: abbiamo avuto due palloni importanti con
Berardi, peccato. Ma alla fine è andata, abbiamo superato i 120’ e poi i rigori.
Domenica ci presenteremo a Wembley a testa altissima. Giocheremo probabilmente in trasferta. Alla vigilia del torneo avevo previsto nella video chat con gli allenatori della Premier una finale Inghilterra-Italia. Al cinquanta per cento ci ho preso con il pronostico. Vediamo che cosa accadrà stasera nell'altra semifinale. Splendido lo spettacolo del pubblico. In curva, a Wembley, c’era tutta l’Italia che ama il calcio".