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Repubblica - Vecchi Caronte: patito di Coelho, regalò ai giocatori il 'Manuale'. Di Matteo vinse la Champions

di Redazione FcInterNews.it

In questi giorni l'Inter sceglierà "il decimo allenatore di questi anni infelici. Ma ora tocca a Vecchi, Caronte traghettatore di anime verso destini più soavi, forse, chissà, qui non si sa mica niente". Questo il ritratto offerto da Repubblica del neo allenatore nerazzurro, chiamato a guidare l'Inter nella sfida contro il Southampton. "Non ha mai allenato in A, si era arrampicato fino alla B col Carpi prima di approdare alla Primavera interista. È preparato e serio, questo è certo, e ha una passione per Paulo Coelho: anni fa regalò ai suoi giocatori il "Manuale del guerriero della luce", dentro c’è la sua citazione preferita: "Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere".

"Poiché si gioca in casa dei Saints - scrive Repubblica -, sperare in qualche miracolo è lecito, un traghettatore avrebbe bisogno di un’onda perfetta per arrivare sull’altra sponda. Di traghettatori più o meno fortunati c’è una ricca aneddotica. A volte il Caronte della situazione ha alzato addirittura la Champions League, come Di Matteo al Chelsea nel 2012 e Zidane quest’anno al Real. A volte parte per traghettare e poi rimane lì, perché ha convinto il club o per mancanza di alternative: Simone Inzaghi con la Lazio quest’anno o Ciro Ferrara con la Juventus nel 2009. Ci sono stati traghettatori per una sola partita, come il maestro di sci Paolo Magnani al Bologna nel 2010, che strappò uno 0-0 all’Inter campione d’Europa poi se ne tornò in Primavera, o quelli che sono l’anima del club e vengono chiamati nel momento del bisogno per poi tornare alle loro cose, come Bruno Conti e Mauro Tassotti. E ci sono stati traghettatori travolti, come Aurelio Andreazzoli che rilevò la Roma di Zeman nel 2013, doveva starci poco e rimase fino al termine della stagione, culminata con la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Insomma Stefano Vecchi prenda in mano il remo, e inizi ad affondarlo nell’acqua: l’altra sponda arriverà, nessuno sa bene quando".


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