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Sacchi prevede il Qatar: "Quattro le favorite. Lautaro? Chi non lo vorrebbe in squadra?"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi analizza il Mondiale che sta per cominciare in Qatar.

Le favorite?
"Brasile, Argentina, Francia e Germania".

Il Brasile per quale motivo?
"Perché la nazionale di Tite è molto solida in difesa, prende pochissimi gol. Poi, quando il pallone arriva là davanti, Raphinha, Neymar, Vinicius o chi volete voi... hanno le qualità per mandare al tappeto gli avversari".

E l’Argentina?
"Mi ha molto impressionato nella partita di Wembley contro l’Italia. Hanno grandi campioni e un gioco piacevole. Chi non vorrebbe in squadra gente come Messi, Lautaro e Di Maria? E poi non trascuriamo il fattore ambientale: ci sarà caldo in Qatar e le sudamericane possono essere avvantaggiate".

In un Mondiale c’è spesso una sorpresa: chi può essere?
"Ne suggerisco due: la Spagna o il Portogallo".

Sarà l’ultima grande vetrina per Messi e CR7. Si chiude un’era geologica del calcio.
"Sono stati due campionissimi. Pensi che Cristiano per poco non riuscii a portarlo al Parma nel 2002: offrimmo 11 milioni, il Manchester arrivò a 15. È un ragazzo che ha una grande e sana ambizione, un autentico professionista. Messi ha regalato colpi straordinari, forse è stato un po’ schiacciato dal continuo paragone con Maradona".

Che cosa fa la differenza in un Mondiale? Più l’esperienza o più l’entusiasmo?
"Senza l’entusiasmo non si va da nessuna parte. L’entusiasmo e la passione sono le qualità che ti permettono di superare i momenti difficili, la stanchezza, la delusione. In un Mondiale devi avere il fuoco dentro e gli avversari devono aver paura di scottarsi se si avvicinano troppo".


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