Sacchi sul Mondiale: "Messi non corre, serve Alvarez che lo fa più di Lautaro. Che bravo Ounahi"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Dichiarazioni di Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport in vista della finale Argentina-Francia che chiuderà il Mondiale in Qatar.
Sacchi, come ha visto la prima semifinale?
"Ero seduto accanto a Wenger. Dopo mezz’ora abbiamo avuto la stessa impressione: come collettivo, molto meglio la Croazia. Vedere Modric è sempre un piacere. Mi ha sorpreso Kovacic. Però venivano da due supplementari. Con i recuperi moderni è come aver giocato una partita in più. Erano stanchi mentalmente prima che fisicamente. Non hanno saputo ripetere la partita perfetta giocata contro il Brasile. Hanno preso gol in contropiede. E’ mancato il tapon, come dicono gli spagnoli, lo scoglio davanti alla difesa".
L’Argentina?
"Ha giocatori più esperti e di mentalità superiore, ma dipende molto da Messi che si fa ben volere. Non l’ho mai visto rimproverare un compagno".
Il giovane Alvarez?
"Bravissimo e bravo Scaloni a lanciarlo, perché corre più di Lautaro. Dal momento che Messi non lo fa, serve qualcuno che corra il doppio, anche senza palla. Alvarez sarebbe stato il mio centravanti ideale".
Francia-Marocco?
"Il Marocco ha avuto a lungo il dominio del gioco. La Francia ha subito. Lo aveva già fatto con l’Inghilterra che, nel secondo tempo è stata superiore, raddoppiava sempre sugli esterni. Ci ha messo altro spirito, altro ritmo, buona organizzazione. Se Kane non avesse sbagliato il rigore, non so come sarebbe andata a finire. Anche la Francia, pur avendo un collettivo leggermente superiore all’Argentina, cerca molto le giocate individuale di Mbappé".
Non sembra entusiasta delle due finaliste.
"Si assomigliano nei pregi e nei difetti. Squadre tattiche. La mia paura è che venga fuori una finale troppo tattica, noiosa. Se il calcio perde il gusto di divertire, finisce male".
Un divertimento di questo Mondiale è stato il Marocco.
"Sì, meglio le piccole. Al miglioramento della base non è corrisposto un miglioramento al vertice. Può la Francia, campione del mondo, subire il dominio del Marocco? Possono i professionisti dell’Argentina finire dieci volte in fuorigioco contro l’Arabia Saudita? L’Arabia all’esordio ha giocato benissimo, per ritmo, pressione e collettivo. Ha giocato bene il Marocco che non era solo catenaccio: ha messo sotto la Francia con un gioco moderno, e si è visto il valore di un giocatore come Ounahi. Buone cose hanno fatto Giappone, Canada, Australia. Questo Mondiale ha aperto una strada ai sogni di nazionali che verranno".