Samp, Ekdal: "Calcio fermo, ma mi è difficile pensarci. Riprendere troppo presto può essere pericoloso"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Albin Ekdal sta superando lo choc della positività al Covid-19 e, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, si proietta al futuro.
La Samp s’è fermata quando sembrava avere ripreso a viaggiare veloce. Deluso?
"Sì, ma voglio e devo essere sincero: non per il calcio che si è fermato, bensì per questo virus che ha portato via tante vite ed avrà pesanti conseguenze economiche per le famiglie. Da sei settimane mi è difficile pensare al pallone".
La ripartenza sarà più dura sul piano mentale o fisico?
"Se dovessimo ripartire a maggio saranno passate oltre sette settimane senza allenamenti, né pallone. In estate si fanno 2-3 settimane di ritiro, poi amichevoli prima del via. E la vacanza di un atleta è attiva. Riprendere troppo presto può essere pericoloso anche per gli infortuni".
Quest’anno lei è il giocatore più presente della Samp dopo Audero, e quello con il rendimento più alto. Soddisfatto?
"Tutt’altro, nessuno è contento: sono deluso di me stesso e di quanto abbiamo fatto sin qui. Secondo me la squadra ha molta più qualità di quella che è riuscita a esprimere sino ad oggi, mentre siamo ancora in bassa classifica. Non era quel che mi sarei aspettato prima di inizio stagione. Posso fare meglio, sono fra i più esperti".