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Sarri contro i calendari pieni: "Ormai è Uefa virus. Soluzioni? Coppa Italia d'estate e le "grandi" contro la C"

di Redazione FcInterNews.it

La Repubblica propone oggi un'intervista a Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, incentrata in particolar modo sull'affollamento dei calendari. "Ne parlo da cinque anni, eppure mi accusano di cercare alibi e basta. In questi giorni in Spagna sta venendo giù il mondo per l’infortunio di Gavi, lo chiamano Uefa Virus: spero che qualcuno abbia l’onestà intellettuale per riconoscermi che certe cose io le dico da una vita. Perché i sindacati di calciatori e allenatori non si fanno sentire? «Non conta più niente la Cgil, cosa volete che contino Aia e Aic".

Secondo il tecnico biancoceleste, "se non ti alleni subentrano il decadimento tecnico e fisico e la stanchezza mentale, quindi lo spettacolo peggiora. Per altro, anche chi non ha giocato non è avulso dalla stanchezza, perché si trova a vivere in un ambiente stanco. Ormai si ci allena solo al video. Quante partite un calciatore dovrebbe fare in un anno? Al massimo 50. Si potrebbe almeno cominciare dalle piccole cose, tipo rinunciare alle tournée estive e riportare la Coppa Italia ad agosto anche per le grandi, facendole giocare sui campi delle squadre di Serie C. La Coppa Italia è un evento clandestino cucito su misura per l’audience televisiva degli ultimi turni. Ma il calcio non è questo, è il Bayern che perde con una squadra di C".


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