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Scamacca: "Lukaku? Andar via non è tradire. I club non sono quelli di un tempo"

di Redazione FcInterNews
Gianluca Scamacca è il protagonista di un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui parla anche dei casi di calciomercato più in vista di quest'estate. "Il calcio è cambiato: i Totti, i De Rossi e i Del Piero non ci saranno più - dice -. Ma chi cambia squadra non vuol dire che non sia stato attaccato alla maglia o non l'abbia amata. Io sono certo che Donnarumma abbia amato il Milan e Lukaku si sia sentito un re all'Inter: andare via non significa necessariamente tradire. La carriera è breve e il nostro è anche un lavoro. Chiunque vuole vincere cose importanti, conquistare trofei o riconoscimenti, guadagnare. Avere delle ambizioni non è peccato, anzi".

Non solo i calciatori o le carriere, anche le società non sono più le stesse. "Tutti giudicano sempre i calciatori, ma le società non sono più quelle di un tempo, non esistono più i presidenti innamorati come Sensi, Moratti o Berlusconi. Oggi i club sono aziende, spesso di proprietà straniere o di Fondi, per i quali il giocatore è un asset - dice ancora Scamacca -. Se non servi più o hai una difficoltà, ti lasciano per strada, arrivederci e grazie, senza farsi scrupoli. E il giocatore agisce anche di conseguenza e guarda ai suoi interessi".
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