Sconcerti: "Serie A, meglio divertirci fra i nostri limiti senza il dominio Juve. Inter con i soliti difetti, ma resta nel gruppo"
"Dobbiamo abituarci a questo luccicare di squadre in alternanza. Le prime sette-otto si equivalgono, tolta la differenza di Ronaldo e Ibrahimovic, quindi a turno vengono e verranno fuori". Lo scrive stamane sul Corriere della Sera Mario Sconcerti, nell'editoriale dal titolo 'Dobbiamo abituarci a vivere senza padroni'.
"Ognuna si fa preferire per qualcosa - aggiunge il giornalista -. La Roma ha grossa qualità generale e una facilità eccentrica di andare in rete. Il Napoli sta perdendo Mertens e trovando Osimhen, è forse la squadra più completa in campo, la più strutturata. Pirlo ha perso due punti con Lazio ma ha tenuto a lungo meglio il campo con Kulusevski in appoggio a Rabiot e Bentancur, cioè un centrocampo a tre. Cuadrado è oggi il giocatore tatticamente dominante, il che è quasi un limite trattandosi di una vecchia ala anarchica messasi al passo nella squadra ricca. Con 17 punti un anno fa si era secondi staccati di quattro e due anni fa addirittura terzi. Ma non bisogna lamentarsi dei campionati equilibrati. L’Italia nel calcio è ormai un’isola, non va paragonata a nessuno. Siamo stati per nove anni dominati dalla Juve che fuori da noi non ha vinto niente. Meglio divertirci fra i nostri limiti, senza padroni. Il nuovo equilibrio è una conquista per tutti. È un buon messaggio anche per l’Inter che perde punti ma è aspettata. Non cresce, ha sempre gli stessi difetti, ma resta nel gruppo. Più storica la partita di Gasperini, anche lui con la tavola un po’ sparecchiata: cambia gioco a mezzora dalla fine, mette la difesa a quattro e Gomez dietro a tre attaccanti di ruolo. Riesce a stupire l’Inter e a pareggiare. Anche lui è nel gruppo, siamo ancora tutti assolti su questa sassosa strada verso il paradiso".
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