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Sconcerti: "Tre delle quattro squadre in testa arriveranno fino in fondo, secondo statistica"

di Mattia Zangari

Dieci giornate sono abbastanza per definire un trend, due mesi di calcio sono sufficienti per disegnare una top 4 che può resistere fino alla fine. Di questo parla Mario Sconcerti nella sua analisi sul Corriere della Sera: "Le dieci partite giocate non dicono tutta la verità ma ne indovinano molta. Tre della quattro squadre che sono in testa adesso secondo statistica arriveranno fino in fondo. Oggi ci sono Milan, Inter, Napoli e Juventus. Rappresentano la zona Champions più corretta fino ad oggi. In due partite Milan, Napoli e Inter hanno preso due punti alla Juve, tre alla Lazio, cinque a Roma e Sassuolo, almeno tre all’Atalanta. Sono tanti, senza le partite di Coppa che permettono di cambiare argomento senza grande sforzo, si sarebbe cominciato a vedere diversamente la classifica. È diventata ormai selettiva, il Milan spinge un gruppo che sente di essere dentro la corsa giusta. Il Milan fa qualche fatica adesso senza Ibrahimovic, ora si nota. A parte il terzo rigore in due partite, non ha fatto nessun tiro in porta oltre la splendida azione del secondo gol, quello di Castillejo. È stato attento a fare piccoli gli avversari, c’è riuscito con facilità dentro una partita molto importante ma più di mestiere che di magia. È un grosso successo semmai avercelo già il mestiere e aver dato risposta alle accelerazioni di Inter e Napoli e alla loro rinnovata costruzione di squadra. Ma va detto, c’è stata meno personalità del solito. Ha fatto sempre la partita ma l’ha chiusa un po’ per caso. Prima torna Ibrahimovic e meglio è per tutti. È un’ovvietà ma non è leggera. Vincere calando un poco comunque è molto rassicurante. Scompare per un po’ la Roma. A me era sembrata a lungo la squadra con il gioco migliore, ma questo si è dimostrato vero con avversari della zona grigia. Con i migliori ha pareggiato tre volte e preso quattro gol nell’altra. Ha deluso anche il Sassuolo, un po’ troppo pieno di sè. Porta spesso avanti il pallone camminando, ha giocatori stanchi e alcuni fuori importanti come il suo centravanti Caputo. Anche ieri non ha tirato, né cercato un colpo di fantasia. Solo possesso palla è un privilegio che si uccide da solo. Continua con il passo lungo il Napoli. Ritrovato Zielinski, Gattuso ha un equilibrio facile, anche con Bakayoko, che non sarebbe titolare in nessuna delle altre squadre accanto al Napoli. È diventato importante Lozano, al suo quinto gol puro, ora è l’ala che segna di più in Italia. Resta sulla strada di Gattuso quella strana fermata davanti alla trasferta di Torino, soluzione mai cercata da nessuno né prima né dopo Juve-Napoli. Vista oggi è un peso enorme e soprattutto inutile".

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