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Senna: "L'Italia ha cambiato ed è favorita. Barella? Grandissima qualità"

di Alessandro Cavasinni
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Marcos Senna, ex campione d'Europa con la Spagna nel 2008, parla del match di stasera.

È giusto dire, prendendo una scorciatoia, che l’Italia oggi si sta spagnolizzando?

"Senz’altro. L’Italia resta l’Italia con la sua forza e la sua esperienza, però è innegabile che il gioco attuale sia storicamente diverso rispetto al passato".

Questo cambio di attitudine quanto dipende dalla presenza di Verratti, Jorginho e Barella?

"Quasi totalmente direi. Sono tre centrocampisti di livello mondiale che hanno delle caratteristiche molto precise. Quando hai tre centrocampisti come Verratti, Barella e Jorginho puoi fare quello che vuoi, e Mancini ha scelto la via del gioco. È una meraviglia vedere all’opera questa Italia".

Si possono fare dei paragoni tra quel centrocampo della Spagna e l’attuale dell’Italia?

"Beh, io sono anni che sono innamorato di Verratti e penso che sia la cosa più simile a Xavi che ho visto su un campo di calcio. Il modo di controllare i tempi dell’azione, di rallentare o accelerare, il modo di girarsi, il modo di ricevere, proteggere e dare la palla… Barella lo conosco meno, ma è comunque un ragazzo di grandissima qualità. Jorginho? Un giocatore completo, come lo è Busquets dall’altra parte".

Che succederà a Wembley?

"L’Italia è favorita, perché ha iniziato il torneo molto forte e si è mantenuta allo stesso livello. Ma le partite vanno giocate, e la Spagna è in evidente crescita. La chiave sarà a centrocampo: chi prenderà il pallone vincerà".

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