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Spezia, Italiano: "Dal Milan all'Atalanta, tutte in corsa per il titolo. Ma la favorita resta la Juve"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Vincenzo Italiano, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato del suo Spezia ma anche della lotta scudetto, anche in considerazione dell'impegno di domani con il Milan.

Che senso ha nel calcio di oggi distinguere tra gioco bello e brutto? 
"Non si tratta di estetica. Per me giocare bene equivale a occupare lo spazio, muoversi nella maniera giusta quando non si ha la palla, andare a riconquistarla, concedere poco. Io sono al primo anno di Serie A e appena ci ho messo piede mi sono reso conto che tutte le squadre funzionano come orologi. Avere una strategia, applicare idee specifiche per ciascun avversario. Quando non ci riesci, giochi male. A noi è accaduto a Napoli". 
 
Domani c’è Spezia-Milan, quindi voi contro la prima. Vi trovate con assenze pesanti in squadra e il club appena venduto. Può urlare contro il destino, se vuole. 
"Un destino testardo. Ormai ci siamo abituati, tra il Covid all’inizio, infortuni e ragazzi fuori condizione dopo. Siamo stati bravi a costruire una rosa ampia e coinvolgere ogni giocatore. Quanto alla cessione della società, per fortuna è accaduto tutto in fretta. Non abbiamo avuto il tempo di distrarci". 
 
Non le secca raschiare la gavetta e poi vedere Pirlo che arriva fresco e prende la Juventus? 
"Avessero proposto a me una grande squadra avrei accettato subito e cercato di fare del mio meglio. Invece sono dovuto passare per le categorie inferiori. Stessa cosa, l’importante è lavorare sodo. Potrei persino scoprire che nel momento delle difficoltà aver seguito un percorso più lungo viene utile. Peraltro insisto nel dire che la Juventus continua a essere la favorita del campionato". 
 
Nulla contro la Juventus, ma dopo nove scudetti di fila non sarebbe auspicabile che vincesse qualcun altro? 
"Intanto è già diverso l’andamento del campionato, chiunque arrivi primo. Dal Milan all’Atalanta, sono tutte lì. C’è vera lotta, a differenza degli anni passati, ed è questo che conta". 


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