Taveggia: "Moratti aveva troppi consiglieri. Ho preso io Zanetti. Batistuta e Ancelotti? Ecco come andò"
Paolo Taveggia è stato uno dei dirigenti che hanno affiancato Massimo Moratti all'inizio dell'esperienza come presidente dell'Inter. Era segretario generale e oggi a Tuttosport ripercorre quegli anni, arrivati subito dopo aver vinto molto da dirigente del Milan. "Berlusconi ha creato l’azienda Milan con struttura qualificata e snella, a differenza della prima Inter del presidente Moratti in cui ero segretario generale. Erano in troppi a consigliarlo", dice.
Tante le operazioni chiuse o sfiorate. "Senza di me Zanetti non sarebbe approdato all’Inter. Mi aiutò Grondona, presidente della Federazione dell’Argentina a prenderlo per 4,5 milioni di dollari - racconta Taveggia - Mi ero accordato con Batistuta per portarlo all’Inter. D’accordo col procuratore Imborgia lo avevo praticamente strappato alla Fiorentina, però Moratti diede retta agli amici dirigenti e l’affare saltò".
Non andò benissimo nemmeno più avanti. "Pensate che Moratti nell’arco di tre giorni allungò il contratto a Bianchi e poi lo esonerò. Speravo che Hodgson fosse solo un traghettatore per arrivare a fine stagione. Nell’ottobre ’95 avevo portato Carlo Ancelotti negli uffici della Saras, chiedendo a Moratti di ingaggiarlo già per giugno ‘96. Moratti disse sì ma poi ascoltando altri rinunciò ad Ancelotti e confermò Hodgson per il campionato ’96-‘97".
A febbraio '96 Taveggia lascerà il club, che oggi vede in acque decisamente migliori. "Conte è un grande allenatore, il Gruppo Suning una garanzia e se comprano Messi possono vincere trofei in tempi brevi".