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TS - E' sempre più derby per Dzeko. Ma occhio a...

di Alessandra Stefanelli

Tira sempre più aria di derby per Edin Dzeko. Perché, mentre Erick Thohir l’ha messo in cima ai suoi desiderata per raccogliere l’eredità (pesantissima) di Diego Milito , il Milan - valutando irraggiungibile Luis Suarez, sogno mostruosamente proibito di Silvio Berlusconi - lo reputa il sostituto ideale per Mario Balotelli con cui, a fine stagione, si consumerà un divorzio che oggi appare sempre più inevitabile. Il centravanti bosniaco del Manchester City che sabato contro il Crystal Palace ha segnato l’undicesimo gol della stagione (in 22 partite, Nazionale compresa), sta vivendo un momento di gloria - con annessa titolarità indiscussa - grazie agli infortuni di Aguero e Jovetic ma, fino a qualche settimana fa meditava l’addio dato il suo status ormai cristallizzato di riservista di lusso. Il fatto che l’interessato non abbia alcuna intenzione di rinnovare il contratto in scadenza nel giugno 2015, rende Dzeko una pedina alquanto appetibile per chi cerca un centravanti di prima grandezza a una cifra sostenibile.

Per questo motivo, sulle sue tracce si sono già messi Borussia Dortmund (che dovrà sostituire Lewandowski ) e Valencia (sarebbe il regalo di Peter Lim, tycoon di Singapore, una volta acquistato il club). Milan e Inter in questa fase sono ancora nelle retrovie però, soprattutto i rossoneri grazie agli ottimi rapporti instaurati a suo tempo tra l’entourage di Dzeko e Adriano Galliani, possono vantare una sorta di “diritto di prelazione morale” che potrebbe essere decisivo quando si scatenerà l’asta.


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