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TS - Spalletti come Re Mida: Skriniar, Brozovic e Icardi i suoi 'alfieri'

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Tuttosport

"La vittoria contro l’Udinese potrebbe avere un significato ben più profondo di quello che può apparentemente raccontare un risicato 1-0 contro la quartultima in campionato". Lo scrive oggi Tuttosport, che spiega: "L’Inter era reduce dall’eliminazione in Champions League e un solo successo nelle ultime sette gare. Il cucchiaio di Icardi ha scacciato certi fantasmi e se l’Inter sabato a Verona contro il Chievo non abbasserà la guardia, Spalletti potrà brindare a un felice Natale e pensare che probabilmente il periodo buio è stato lasciato alle spalle".

Il quotidiano torinese, nell'elencare i meriti del tecnico toscano, cita in particolare l'accrescimento della valutazione di tanti elementi della rosa. "Sono tre, in particolare, gli alfieri che grazie a Spalletti hanno fatto degli step nella loro carriera. In ordine di ruolo: SkriniarBrozovic Icardi - si legge -. Il difensore è arrivato nell’estate 2017 e durante la preparazione ha conquistato il posto da titolare, spingendo il club a non investire in un ulteriore centrale. Da quel momento ha iniziato una scalata che ha spinto chiunque a rimangiarsi i dubbi per i 33 milioni d’investimento (18 più Caprari): oggi Skriniar vale almeno tre volte tanto, visto che per il ds Ausilio non può essere trattato per meno di quanto speso dal Liverpool un anno fa per l’olandese van Dijk (80). E che dire di Brozovic? Sembrava destinato a lasciare l’Inter, anche con Spalletti fino a febbraio 2018 si era confermato “mr discontinuità”, in rottura con i tifosi. Poi, l’11 marzo di quest’anno contro il Napoli, la svolta: Spalletti lo schierò da regista davanti alla difesa e il croato da quel momento non è più uscito dal campo, diventando imprescindibile per l’Inter e la sua nazionale. Brozovic secondo l’osservatorio del calcio “Cies”, famoso per stilare classifiche relative al valore dei giocatori, è passato da una valutazione di 19.8 milioni intorno a inizio marzo 2018 a 46 di oggi. Per l’Inter vale di più, anche rispetto ai 60 milioni fissati nella clausola di rescissione. Infine Icardi: l’argentino era già bomber letale anche prima di Spalletti, ma il lavoro del tecnico in queste ultime gare sta dando i suoi frutti. Icardi si sta trasformando in un “9” completo: gol, assist e gioco. Maurito è il simbolo dell’Inter e i 110 milioni della clausola di rescissione sono pochi per la sua dimensione attuale. Nel 2019 arriverà il rinnovo e quella clausola o verrà tolta o verrà alzata ad almeno 160 milioni".


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