Ulivieri: "Chivu bravissimo, vi racconto com'era al corso. Juve-Inter? Conta poco la classifica"
Fonte: Corriere dello Sport
Per la prima volta dal 6 gennaio 1974 si sfideranno in Juventus-Inter due allenatori stranieri. All’epoca i bianconeri di Vycpalek batterono 2-0 i nerazzurri di Herrera. Sabato, invece, sarà Tudor contro Chivu. Ne parla Renzo Ulivieri al Corriere dello Sport.
Tudor e Chivu, giovani e stranieri, ma con trascorsi importanti in Italia, sono la risposta di Juve e Inter all’usato sicuro scelto a esempio da Napoli, Milan, Lazio e Roma.
"Incarnano in pieno un concetto su cui batto tanto nei miei corsi: sono due meticci. Mescolare le culture è fondamentale per essere tecnici di alto livello. Loro due hanno giocato in Italia, ma hanno fatto anche varie esperienze all’estero: hanno una mentalità e un sapere di calcio importanti".
Chivu ha preso al volo il treno sul quale non era salito Fabregas.
"L’ho avuto al corso, è stato bravissimo. Mi ha dimostrato un sapere enorme e una altrettanto grande mentalità. Andava anche avanti: mi parlava del calcio del futuro. Ha carattere. Non è di quelli che gridano, come ero io: è pacato, ma sa quello che fa e dice".
Chivu ha lasciato intendere più volte che avrebbe intenzione di passare al 3-4-2-1, nonostante questo desiderio non sia stato assecondato del tutto in sede di mercato. Ha i giocatori per provarci comunque?
"Ci potrebbe anche arrivare. Intelligentemente è partito da una struttura consolidata, ma nel tempo può cambiare".
La Juventus è a punteggio pieno, l’Inter è caduta invece prima della sosta contro l’Udinese. Quanto saranno diversi i due approcci alla gara?
"Me le aspetto entrambe abbastanza libere di testa. In una partita del genere conta poco quello che è successo finora: nel derby d’Italia si vuole far bene a prescindere".