Zaccheroni: "La Champions andava conquistata prima. Il caso Icardi e voci su Conte hanno influito"
Giudizio in chiaroscuro da parte di Alberto Zaccheroni in merito alla stagione dell'Inter. "Gli obiettivi iniziali erano due: avvicinarsi alla Juve e insediare il secondo posto del Napoli, oltre a qualificarsi in Champions. Questo è stato centrato - dice l'ex tecnico nerazzurro in un'intervista al Corsera -. La qualificazione Champions andava conquistata prima anche in considerazione dell’importante campagna acquisti. Il caso Icardi ha inciso tanto. Ha tolto serenità, equilibrio finendo per condizionare il rendimento della squadra e creare nervosismo in tutto l’ambiente. Certo che deve averla fatta grossa per essere stato degradato. Credo proprio si potesse gestire meglio la questione. Alla fine ne sono usciti male tutti: società, Icardi e la squadra. Si sarebbe dovuto cercare una soluzione che non danneggiasse tutti come, invece, è capitato. Non me li aspettavo dei fischi da San Siro così numerosi e ingiusti. L’ attaccante argentino ha dato tanto all’Inter e tenuto in piedi, tante volte, la squadra nella passate stagioni".
Ora una nuova era, quella di Conte, di cui già si è sentito parlare abbondantemente nelle ultime settimane. "Voci - dice Zaccheroni - che hanno tolto la leadership a Spalletti, un buon allenatore. La squadra ne ha risentito. Non è facile migliorare questa squadra perché è già molto competitiva. Servono giocatori di spessore, ma pure funzionali per completare il mosaico. Con Godin la difesa è al top. Io partirei dal centrocampo che è il reparto che regge tutta la squadra. Serve una spina dorsale di spessore visto che le partite si cominciano a vincere o a perdere lì. Sento parlare del probabile arrivo di Barella, uno che potrebbe dare una mano importante. L’Inter andrà su giocatori certi, sicuri, oltre a qualche giovane di valore. Servono quelli funzionali al mosaico che si vuole comporre. Uno come Moses, per esempio, che non è certo un campione, consentì a Conte di cambiare faccia e migliorare il Chelsea. Ma l’aspetto fondamentale sarà quello di riuscire a creare un valido contesto, altrimenti ogni anno all’Inter saranno sempre costretti a comprare nuovi giocatori. Se manca il contesto anche un giocatore da 8 diventa da 6. Come è capitato in questa stagione".