Zola: "A Barella hanno fatto bene le difficoltà iniziali all'Inter. Scudetto? Quest'anno variabili incalcolabili"
Gianfranco Zola si complimenta con le italiane che hanno superato il turno di Champions League. "Visti i gironi non era così scontato. Hanno meritato gli ottavi sia il Napoli che il Milan e l’Inter. Dispiace per la Juventus, ma in questo momento era prevedibile", dice in un'intervista al Corriere della Sera.
"In Italia - prosegue - bisognerebbe avere più coraggio in tal senso, i ragazzi — quelli bravi evidentemente — devono giocare. L’esperienza in Inghilterra mi dice che le squadre vincenti sono state e sono quelle dove c’è il giusto mix tra giovani e calciatori più esperti. In Italia questa mentalità ancora non c’è. Nella maggior parte dei casi si ricorre ai ragazzi per necessità, quasi mai per scelta. Il Napoli e il Milan sono in controtendenza".
Alcuni giovani talenti, al momento di poter esplodere, hanno però scelto di restare in Italia. Come Barella qualche anno fa e Raspadori più di recente. "Hanno fatto bene. Vorrei vederne altri di ragazzi interessanti come loro. Barella è sicuramente uno dei più forti nel suo ruolo. Ha avuto difficoltà nel passaggio dal Cagliari all’Inter, grazie a queste è cresciuto ulteriormente", dice ancora Zola. "Scudetto? Il campionato spezzato dal Mondiale nasconde incognite che nessuno conosce - risponde l'ex 10 del Napoli -. Un po’ come essere all’anno zero: conta il numero dei giocatori che ogni squadra manda in Qatar, conta il periodo di permanenza degli stessi calciatori, e questo si saprà soltanto a competizione in corso. Difficile fare previsioni, ci sono variabili che non si possono calcolare".