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Zoppini (Populous): "Il progetto è studiato per San Siro, se ci daranno altre indicazioni saremmo pronti"

di Redazione FcInterNews.it

Alessandro Zoppini, capo dello studio Populous di Milano, racconta al Corriere della Sera il progetto per il nuovo stadio di Milan e Inter. "Con San Siro c’è un legame particolare. Il mio prozio Riccardo, membro del consiglio della Figc, era uno degli accompagnatori della Nazionale quando nel ‘56 è stato inaugurato il secondo San Siro. Nel progetto Populous sono coinvolti anche gli studi d’ingegneria Tekne, della famiglia Rusconi Clerici, e Maffeis, che stanno progettando tre stadi per i Mondiali del Qatar: ci sono 300 professionisti italiani. È una convergenza tra specialisti, non commerciale. E' impossibile trovare al mondo un team che abbia la nostra esperienza. È un progetto pensato per Milano, se non lo facciamo qui non lo possiamo spostare altrove, è originale e non sarà possibile confonderlo con altri".

Zoppini garantisce che, in caso di vittoria, il progetto sarà per i tifosi "un’esperienza unica. Gli spalti avvicineranno i tifosi all’azione, sarà un’atmosfera intima. Le installazioni su misura poi cambiano radicalmente l’aspetto dell’architettura e riprendono l’identità dei due club". 

Quanto alla parte di San Siro da mantenere nel progetto, Populous sta "studiando di funzionalizzare le parti più storiche di San Siro e integrarle nel progetto. Il masterplan verrà fuori da un dialogo con la città e poi saranno le squadre che sceglieranno come armonizzare il tutto. Lo stadio è stato pensato per stare lì, ma siamo professionisti, se ci dovessero dare altre indicazioni, vedremo".

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