"A questo punto insistiamo sui giovani"
"Buongiorno a tutti.
A pochi giorni dalla chiusura del mercato di riparazione è ormai evidente quale sia ormai l'orientamento della nostra società in materia di acquisti e cessioni: abbassiamo il monte ingaggi e non investiamo più su campioni affermati ma su giovani di prospettiva. A questo punto la mia domanda è: perchè allora continuiamo a non investire veramente su questi giovani?! Perchè non diamo loro la possibilità di far realmente sbocciare il loro talento e mostrare le loro doti? Che senso ha investire su un Coutinho, giovane dal talento cristallino, considerato in Brasile (non nel Burkina Faso, con tutto il rispetto...) il numero uno della sua generazione, se poi non gli si dà l'occasione di giocare?! La colpa però un po' (o forse per la maggior parte...) è di noi tifosi che non abbiamo la pazienza di concedere più di 3 passaggi sbagliati prima di cominciare a mormorare allo stadio... Serve una rivoluzione culturale nel tifoso e negli addetti ai lavori del mondo del calcio italiano probabilmente per permetterci di tornare ai vertici del calcio europeo, perchè il discorso andrebbe comunque ampliato ed esteso anche agli stadi (vogliamo parlare del terreno di San Siro?!?) ed a tutto ciò che gira intorno... Abbiamo giovani forti all'Inter, diamogli fiducia e vedremo che sarà ripagata!!
Sempre Forza Inter
Saluti!"
Andrea
"Sono d'accordo con chi dice, che i giovani talenti nell'inter sono utilizzati incoerentemente e ritengo, infatti, assurdo l'uso che l'inter sta facendo dei vari Cou; Castaignos solo per citarni alcuni, anche perchè di questo passo un'involuzione di questi prospetti è assolutamente probabile. La politica di investire nei giovani la trovo assolutamente giusta, l'utilizzo che, poi, si fa degli stessi assolutamente no, perchè di questo passo non esploderanno mai, anzi, si rischia di bloccare e/o dannegiare la loro carriera per sempre. Meno male che Ricky Alvarez e che Faraoni stanno trovando un pò di spazio ma anche per loro, penso, che si sia rischiato grosso. In Italia, secondo me, mancano manager veri, lungimiranti e coerenti e l'inter, purtroppo, ne è l'esempio più lampante. In Germania, paese in cui vivo, esiste una realtà che si chiama Dortmund, che è da anni sulla cresta dell'onda e che consiste quasi di solo giovani, che nel giro di pochi mesi sono riusciti, grazie all'utilizzo sapiente che ne viene fatto, di salire alla ribalda e conquistarsi un posto in prima squadra e in nazionale. Da noi questo, invece, non sarebbe mai stato possibile. Comprare Cou e/o Castaignos e poi regelarli in pachina non serve a niente quindi meglio mandarli via a farsi le ossa. Visto Calderola e Jonathan è bastato madarli altrove e i risultati sono stati immediati. Il Fair-Play-Finanziario è un problema serio e l'inter fa bene a investire nei giovani, peccato poi che non riesce in alcun modo a metterli a loro agio, il più delle volte bruciandoli definitivamente. Nell'inter, purtroppo, mi pare tutto maledettamente casuale e non vedo niente o quasi di veramente programmato, spero di sbagliarmi".
Carmelo