Approccio, mercato e italiani: voce ai tifosi
"Gentile Redazione
Siamo tutti contenti di aver portato a casa i 3 punti da una trasferta insidiosa come quella di Empoli. Finché si vince và sempre bene.
Siccome da tifoso ho grandi ambizioni per la mia squadra,vorrei che la concentrazione fosse sempre a mille...non siamo così bravi da permetterci di entrare in campo come contro la Lazio.Senza sacrificio da parte di tutti diventa complicato vincere qualsiasi partita.
Ma a parte questo,la cosa che mi preme sottolineare è la pessima condizione fisica della squadra. In queste ultime due uscite (Lazio ed Empoli) ho visto una squadra in difficoltà dal punto di vista atletico.
Se questa squadra e questi calciatori hanno veramente voglia di raggiungere qualcosa di importante devono applicarsi quotidianamente nella preparazione e nel volersi migliorare. Perché vedere gente come Guarìn che avrà mangiato 6/7 panettoni in pochi giorni è inaccettabile.
Ma l'avete visto come è lievitato.Roba da matti.
Ripeto aldilà di alcune carenze:fluidità di manovra,occasioni da goal create (troppo poche per una grande squadra).La condizione fisica e la voglia di soffrire e di lottare possano portarci a raggiungere traguardi inaspettati.
Quindi,un approccio alla partita come Lazio e Fiorentina non possiamo più permettercelo.
Poche parole umiltà e sacrificio.
E determinazione domenica contro il Sassuolo (come fosse una finale).
Buon anno a tutti i tifosi interisti".
Michele
"Quella del rinnovo di Rodrigo Palacio è una notizia che vedo come un buon auspicio. Onestamente non credo che l'Inter non potesse fare a meno di un attaccante che durante la prossima stagione scoccherà le 35 primavere, ma il suo rendimento in questi anni poveri di soddisfazioni è stata una delle poche note liete delle ultime stagioni. Mi piacerebbe spulciare nel vostro archivio per ritrovare una mia lettera alla redazione scritta verso la fine dei giorni di mercato che lo portarono a vestire il nerazzurro. Erano giorni come al solito carichi di critiche e polemiche per la nostra campagna acquisti. Critiche che naturalmente non risparmiarono Rodrigo Palacio. Lo accusavano di essere ormai già vicino alla parabola discendente e, soprattutto, di essere un attaccante valido per squadre di mezza classifica come il Genoa, ma certamente non all'altezza della casacca nerazzurra e del suo blasone. Scrissi allora che mi sarebbe piaciuto ascoltare i commenti di quelle stesse persone al termine della stagione che stava per cominciare. E che ero infatti certo che Rodrigo non avrebbe invece avuto difficoltà a ripetere nell'Inter le buone prestazioni che lo avevan contraddistinto durante la militanza con i Rossoblù del Grifone. Direi che non mi sbagliavo affatto! E di più. Non solo di tanti gol è stata lastricata la strada di Palacio in nerazzurro. Lo considero infatti un professionista esemplare. Uno di quelli che con il suo atteggiamento in campo e fuori ha certamente reso fiero Capitan Zanetti, che di professionalità è stata un'indiscussa bandiera non solo nerazzurra e che non a caso ha voluto sottolineare la sua felicità per il rinnovo. Non ricordo in questi anni una sola notizia di suoi comportamenti poco ortodossi, di gossip nella sua vita privata. Non ricordo una polemica fuori luogo uscire dalla sua bocca, né un mugugno per le inevitabili numerose panchine dell'ultimo periodo. Ricordo invece le tante e tante generose prestazioni di sacrificio su e giù per il campo anche nei giorni in cui i gol tardavano ad arrivare. Credo quindi che vederlo andar via adesso che l'Inter comincia a togliersi qualche soddisfazione mi sarebbe sembrata davvero una beffa. Per scaramanzia non voglio parlare di scudetto, ma vedrelo lottare per il vertice e, l'anno prossimo, ricalcare i verdi campi sotto i riflettori della UCL sarebbe il giusto premio per questo orgoglio e orgoglioso nerazzurro. E allora, va bene, gonfiamo pure il petto per eventuali arrivi di nuovi giovani campioni in nerazzurro, ma non smettiamo sino all'ultimo di far sentire il nostro affetto a questo straordinario e umile campione. Forza Rodrigo.
AMALA".
Ubaldo
"Senza alcuna necessità di spendere ricchi capitali né l'esigenza di lunghe trattative estenuanti, penso che già a metà gennaio l'Inter possa acquisire i seguenti quattro giocatori di livello discreto o buono(Widmer, perchè sostituisca il deludente Santon che va ceduto, DiMaio del Genoa perchè sostituisca quel bambinone di Ranocchia, Behrami come mediano difensivo di riserva, per poterci liberare di Felipe Melo ed il regista che sta facendo panca al Leicester cioè lo svizzero-turco Inler per rinunciare all'ingovernabile, disordinato e goffo Guarin. Nessuno dei quattro è un fenomeno, però potrebbero rinforzar la squadra eliminando pesi morti oltre che rinvigorire il bilancio. Cedendo Ranocchia, Guarin e Jesus Juan, Felipe Melo e Davide Santon, una trentina di milioni ci scappano. Tutti e quattro, fra l'altro, i nuovi possono andarsene in panca senza far parola. Un'alternativo ad Inler se proprio non piace, nel ruolo del regista? Fernando della Samp, allora...".
Fabrizio
Spett.le redazione, grazie anzitutto e complimenti per aggiornarmi quotidianamente con competenza e professionalità sulla mia Inter. Io sono felice della stagione e vorrei davvero festeggiare il 19 tricolore a giugno (altro che Champions e terzo posto, siamo l'Inter). Con riferimento al mercato, un auspicio. Via giocatori con ingaggio pesante e non da Inter (nagatomo, jesus,Montoya, dodo' Guarin) e spazio a gente fresca e stramotivata (io dico Sala e Cerci). Per la prossima sessione di mercato mi auspico solo due colpoi (Mandragora,,un beto fenomeno e Destro). L'Inter che vorrei da febbraio
4-2-3-1 Handa, Sala (D'Ambrosio) Miranda , Murilo, Santon
Brozovic, kondogbia, Cerci, ljaic,,Perisic, Icardi".
Francesco
"Sono completamento daccordo con l'editoriale di Francesco Fontana e fiero di tifare Inter proprio perche'siamo una societa' multietnica ed accogliamo dentro la ns gloriosa societa' tutti quelli che sono ritenuti degni di onorare la ns bellissima maglia a prescindere che siano italiani o no.Certo che un tifoso interista e' piu' felice di aver avuto ad es. un argentino come Zanetti o un colombiano come Cordoba attacatissimi alla maglia nerazurra che non un traditore come Cannavaro.La stampa sportiva italiana e' ipocrita e asservita lo sanno tutti e a secondo di chi loro vogliono favorire con i loro articoli a volte esaltano l'italianita' e altre volte l'integrazione di stranieri nella nostra nazione.Naturalmente anche noi tifosi dovremmo capire una buona volta che proprio noi interisti dovremmo dare l'esempio atrattare anche i ns avversari stranieri e di colore con molta sportivita' come vogliamo che gli altri non ci rompono con queste puttanate di un Inter senza italiani".
Cosimo