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"Compriamoci la nostra Inter"

di Redazione FcInterNews

"Vi mando la lettera che ho mandato al Corriere della Sera un paio di giorni fa e che è stata ripresa oggi in un trafiletto sul giornale. Credo che ai lettori di FCInternews possa interessare l'intero testo. Anche perchè la progettualità va possibilmente portata avanti. 
 
Compriamoci il sogno: compriamoci l’Inter!

Interisti di tutto il mondo uniamoci perché si può fare (“Yes, we can!”). Possiamo davvero coronare il nostro sogno quotidiano, forse un po’ infantile, forse non abbastanza impegnato (e per questo a volte inconfessato), di vedere la nostra squadra vincere campionati e coppe dei campioni. Il sogno di ricominciare subito a vincere e non fra qualche anno (quanti?). Il sogno di dominare stabilmente in Italia e nel mondo, di diventare come e meglio di squadre che una volta erano come noi o peggio di noi e che ora sembrano di un altro pianeta. 
In quanti momenti della giornata (non del mese o dell’anno!) pensiamo alla nostra Beneamata dai colori nerazzurri? Più volte certamente perché la amiamo, intensamente e senza condizioni. E’ la nostra o il nostro amante, neppure tanto segreto. Un’amante che non comporta peccati da espiare. Un’amante che ci fa tanto soffrire ma che ci ha dato grandi gioie. Chi c’era già a quell’epoca ricorda di sicuro la felicità incontenibile per il 3-1 al Real Madrid al Prater di Vienna e chi è arrivato su questa terra dopo di allora ricorda bene, ancora coi gli occhi umidi, il 2-0 al Bayern Monaco al Santiago Bernabeu di Madrid nell’anno del triplete. 
Come fare a coronare il nostro sogno? Semplice: compriamoci la nostra Inter. Alla faccia del fair play finanziario e della crisi economica planetaria, tutti insieme possiamo dotare la squadra di quel budget che è necessario per rilanciarla davvero, facendola diventare una potenza economica nel mondo del calcio e una società in grado di comprarsi i campioni che vogliamo vedere con la maglia nerazzurra. Vogliamo Messi? Compriamocelo! Vogliamo Iniesta? Compriamocelo! Vogliamo Cristiano Ronaldo? Compriamocelo! I sogni vanno coltivati e possibilmente realizzati ma per realizzarli serve impegnarsi in prima persona ma anche lavorare in squadra, con interazioni virtuose con altri. E in questo caso gli altri sono i nostri fratelli: i nostri fratelli interisti. E non solo in Italia, perché noi siamo internazionali, perché, come è stato detto nel momento in cui la squadra veniva fondata, noi siamo fratelli del mondo. 
I nostri sogni non sono andati in crisi! Anzi con la crisi ci sono rimasti quasi solo quelli. I sogni sono una delle poche cose gratuite. E’ importante capire che anche con la crisi quello che serve a coronare certi sogni è poco, se si fa insieme. La forza dirompente di fare insieme qualcosa a cui forse non si è mai pensato ma che è a portata di mano. Orsù, tutti insieme, compriamoci l’Inter! Compriamoci l’Inter e poi affidiamone la presidenza alla famiglia Moratti a vita: Massimo, Angelomario e chi verrà in seguito. Gente per bene che ama la squadra e che coltiva valori che noi condividiamo. Forse dovremo, con gentilezza, spiegare loro che certi dirigenti vanno probabilmente sostituiti con persone più capaci di far fruttare il grande budget che gli metteremo a disposizione. Sì, perché il budget sarà notevole e, se lo vorremo, sarà anche costante nel tempo. 
Come fare? Dove trovare il budget? Non va trovato, c’è già: lo abbiamo noi. Lo abbiamo nel nostro cuore e nel nostro salvadanaio. Quanti siamo nel mondo? Decine di milioni. Solo in Italia, secondo un’indagine condotta nel 2008 da un importante istituto demoscopico, circa 10 milioni. In tutto il mondo, secondo un sito inglese specializzato, quasi 50 milioni. Quanto saremmo disposti a pagare una tantum o, ancora meglio, annualmente pur di veder vincere sempre o quasi sempre la nostra Inter? Per rivivere la gioia immensa della notte di Vienna o di Madrid? Venti, cinquanta o anche 100 euro? Sono certo che non pochi, come me, sarebbero disposti a darne anche di più. Quante volte in un anno andiamo al ristorante e spendiamo 20, 50 o 100 euro per poi dire che abbiamo mangiato male e che non ne valeva la pena? Quante volte in un anno compriamo un capo di abbigliamento o un oggetto che in realtà non ci serve e che certo non ci dà la stessa felicità che ci hanno dato Sandrino
  nel 1963 o El Principe nel 2010? Coraggio, convertiamo una spesa inutile o di poca soddisfazione in una quota individuale per comprarci l’Inter oppure (probabilmente si deve fare così) per costituire una società che la fiancheggi: un club, un’associazione, una fondazione o qualcosa di simile. Cinquanta euro dati da 10 milioni di interisti (italiani, europei, americani, asiatici, ecc.) significherebbero 500 milioni di euro. Cento euro a testa porterebbero in cassa 1 miliardo di euro!!! E i 500 euro che potrebbero dare i 100.000 sostenitori più generosi significherebbero altri 50 milioni di euro. Così, giusto per comprarci un paio di giocatori forti. E così via, con tutta la modulazione delle quote societarie o dei contributi una tantum che si possono immaginare. Certamente Lady Renata non si tirerebbe indietro con una partecipazione generosa e neppure Ernesto Pellegrini o altri ex-dirigenti ed ex-calciatori ora tifosi. Personaggi dello spettacolo e del mondo della c
 ultura o del lavoro che tifano Inter potrebbero permettersi di dare un sostegno più consistente. Un grande flusso di denaro finalizzato a sostenere la società e la squadra per renderla competitiva e vincente. Vittorie delle maglie nerazzurre, a prescindere da chi le indossa, è quello che sogniamo ed è quello che ci serve per essere felici. Pensiamoci bene, non è un sogno irrealizzabile. E’ alla nostra portata, basta volerlo e farlo insieme. Compriamoci il sogno: compriamoci l’Inter! 


Enzo Bonora, mantovano per nascita e residenza, veronese per professione, interista per passione


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