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Considerazioni su Benitez e consigli di mercato

di Redazione FcInterNews

"Il derby di domenica scorsa ha archiviato una settimana particolarmente acre per l'Inter che, per quanto non abbia certo brillato nelle sfide con Lecce e Milan, avrebbe meritato dei risultati più lusinghieri.
I mesi ormai alle spalle ci lasciano in eredità molti punti interrogativi e ben poche certezze; sono dell'idea che, a più di due mesi dall'inizio della stagione, sia possibile esprimere un giudizio sull'iter che la Beneamata ha fino ad ora condotto.
Credo che siano tre i temi chiave, profondamente tra loro correlati, nella lettura del cammino dell'Inter: in primis quello degli infortunati che hanno senza dubbio inciso sulle performances nerazzurre; intimamente connesso a questo aspetto è, a parer mio, quello delle scelte operate dall'Inter in sede di calciomercato, e, infine, chiaramente la guida tecnica di Benitez.

L'allenatore spagnolo, uno dei più preparati tecnici del panorama calcistico mondiale [NON SI VINCONO una coppa UEFA e DUE SCUDETTI CON IL VALENCIA per caso (l'ultimo, prima dei due titoli vinti sotto la guida di Benitez, risaliva alla stagione 1970/71), al pari di una Champions' League con il Liverpool], dovendo affrontare continui problemi di formazione, a causa dei numerosi indisponibili, è stato costretto in moltissime circostanze a varare formazioni inedite, puntando su giocatori sicuramente talentuosi, ma ancora piuttosto inesperti (Biabiany, Coutinho, Obi, Nwanko...). Il nodo infortuni, inoltre, ha impedito a Benitez di sperimentare le sue convinzioni tecnico/tecniche.
Personalemte non ho condiviso in alcune partite la scelta di Benitez di giocare con moduli troppo offensivi che hanno pregiudicato gli equilibri tattici e snaturato le caratteristiche di taluni giocatori (es. Coutinho che gioca come esterno di centrocampo), ma è anche vero che in taluni frangenti la penuria di elementi disponibili, gli ha imposto gli 11 da schierare in campo (Sono dell'idea che il modulo 4-3-1-2 garantisca più equilibrio alla squadra).

Relativamente alla questione infortunati, indubbiamente la preparazione ha inciso sui problemi fisici dei calciatori, tuttavia i metodi utilizzati dal tecnico spagnolo non sono così dissimili da quelli impiegati da Mourinho (lo stesso Moratti lo ha affermato), perciò la lunga lista di indisponibili è da leggersi in più di una variabile causale: logoramento fisico della passata stagione, appendice mondiale, brevissimo periodo di pausa dall'attività agonistica.

Il terzo nodo strutturale è, infine, quello della campagna acquisti. Ammetto di essere tra coloro che hanno condiviso le scelte della società, ritenendo che avvessero una loro logica. Se avessimo, infatti, acquistato, ad esempio, un terzino sinistro (in estate sono emersi i nomi di Bastos, Kolarov, Evra, Antonelli...), avremmo decretato, indirettamente, una chiara bocciatura per Santon; così allo stesso modo acquistare un centrocampista avrebbe chiuso gli spazi di crescita per Mariga. Analogo discorso può esser fatto per Biabiany e Coutinho.
Dopo più di due mesi, però, è ben chiaro che talune di queste scelte/sfide sono state perse e a tal proposito è INDISPENSABILE intervenire sul mercato nella finestra di gennaio.

Personalmente credo che siano necessari non meno di 3/4 acquisti: un difensore centrale che sostituisca Samuel, un mediano di qualità, un esterno di centrocampo, un attaccante che sia in grado di giocare sia da prima che da seconda punta.
Quanto alla prima IMPRESCINDIBILE questione, penso che 3 siano i nomi su cui puntare: Rafael Marquez, Arne Friedrich e Simon Kjaer. Personalmente punterei sul messicano ex-Barça.
Relativamente al centrocampo il nome è quello di Inler; per quel che riguarda, invece, l'esterno di centrocampo, due le opzioni da considerare: Juan Manuel Vargas e Alexis Sanchez. Si tratta di due eccellenti giocatori, seppur con caratteristiche differenti. La mia predilezione va sul cileno.
Ultimo tassello l'attaccante (Abel Hernandez del Palermo sarebbe il giocatore ideale per sostituire Balotelli), che potrebbe anche non essere acquistato a patto che Suazo riesca a ritornare su livelli accettabili.
Nell'attesa che la nostra Beneamata ritrovi se stessa e riprenda a vincere a partire dalla partita col Chievo, auspico una maggiore vicinanza dei tifosi e di Moratti verso squadra e allenatore".

Carlo


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