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Cori offensivi e mercato deludente: voce ai tifosi

di Redazione FcInterNews

"Gentile direttore, vorrei fare una riflessione sul problema dei cori discriminatori per origine territoriale.Intanto non giova all'Inter giocare senza i tifosi della curva. Questo è già un danno che di per sé dovrebbe far riflettere chi li organizza. Inoltre questi tifosi lo sanno che l'Inter ha tifosi in tutta Italia? Allora cantare che una città puzza, è di merda,ecc. con riferimento quindi non alla squadra che in quel momento sta giocando, ma ad un'intera cittadinanza, significa insultare anche i tifosi interisti di Napoli e della Campania. E lei sa che a Napoli e in Campania i club neroazzurri sono tanti. Tutto ciò non fa onore ad una tifoseria che sostiene una squadra che non ha confini territoriali, l'Inter non è il Napoli. Dovremmo essere superiori a queste cose. Altrimenti significherebbe che io tifoso dell'Inter ma napoletano non sono degno di essere tale per l'interista milanese.Cari saluti".

Giovanni

 

"Iniziare cedendo Guarin pessimo inzio
che si aggiunge alla maglia n°3 di Facchetti
che continua con le possibili cessioni di Handanovic e Ranocchia
e peggio prendendo altra gente ex juventus come di dice...Montali...
vedendo l'Inter a s.siro tutti si accorgono che c'è bisogno di gente come Kolarov a sinistra
e come Pastore al centro del centrocampo e un attacante vero come Osvaldo insieme a Palacio.
Se è venuto qui solo per riprianare debiti.....Moratti poteva vendere lui tutti i pezzi importanti e fare una squadra da metà classifica puntando su giovani promesse!
non c'era bisogno di andare a pescarlo in indonesia un presidente!
 Vada in america a fare bussines e merchandising".

Luca

 

"Gentilissima Redazione di FcInterNews,
vi scrivo perché non riesco proprio a capire i meccanismi autolesionisti che muovono questa squadra e questa società. Certo, il dna dell'interista è soprattutto autolesionismo e sofferenza, come la nostra storia ci insegna. Ma inizio a chiedermi se questo autolesionismo non sia più precisamente masochismo. Sono due anni che sentiamo la stessa storiella da parte della società e da parte dei responsabili mercato (Branca e Ausilio): bisogna vendere prima di comprare. Gli eroi del Triplete sono quasi tutti andati via, e fra poco non ne rimarrà più nessuno: è il ciclo di ogni squadra e va bene così. Ma i rimpiazzi? Dopo la vittoria del Triplete  l'Inter ha essenzialmente dimostrato una enorme e assurda confusione societaria, che ha portato a dei grandi errori sul mercato, come quello dello scorso gennaio: disfarsi subito di Coutinho per rimpiazzarlo con Schelotto-Kuzmanovic-Rocchi! Bisogna vendere per comprare! Sì, ce l'hanno ripetuto a più non posso, tanto che abbiamo sperato nell'entrata di nuovi soci in società per poter finalmente essere attivi sul mercato e  quindi competitivi sul campo: cinesi, arabi, russi. Poi Thoir. Ok, non è Abramovich, ha una mentalità diversa, "meno spendacciona", più ponderata, manageriale e imprenditoriale. E' simpatico, salta coi tifosi, canta i cori, adora Moratti. Ma tutti sappiamo che per presentarsi al Mondo Inter da Presidente, il botto sta nell'acquistare dei giocatori e far sognare i tifosi. E invece l' unica notizia (quasi) certa degli ultimi giorni è la vendita di uno dei giocatori migliori della squadra, Guarin, per una cifra che, onestamente, non mi sembra nemmeno adeguata per il livello del giocatore e per il suo potenziale. Sono 15 milioni a fare la differenza nel mercato di gennaio? Con tale cifra si possono fare due cose: 
1) acquistare un altro giocatore dello stesso livello di Guarin (Nainggolan? ...)
2) acquistare due-tre giocatori di medio-scarso livello (della serie Schelotto-Kuzmanovic-Rocchi)
A questo punto quindi tanto vale tenere Guarin. L'idea trasmessa da troppo tempo ormai è quella della mancanza di un progetto: disfarsi dei giocatori migliori, soprattutto a stagione in corso, non è mai un bene. Dopo l'entusiasmo iniziale con l'arrivo di Thoir mi sembra non sia cambiato niente, la storia è sempre la stessa: prima vendere, poi comprare. Ma questo, mi sembra, lo sapeva fare benissimo anche Moratti. I tifosi bisogna farli sognare, non prenderli in giro.

Giuliano

 

"Gent.ma Redazione,
un brevissimo pensiero sulla sanzione comminata dal giudice sportivo alla Nord.
Mi reputo una persona educata e quindi convengo che l'insulto, di qualsiasi genere sia, altro non è che una forma di maleducazione però mi domando....e quando si invoca "un solo grido un solo allarme Milano in fiamme"...o quando si epiteta il giocatore di turno quale "uomo di m..." o "figlio di p..."?
semplicemente credo che la sanzione data alla Nord altro non sia che un' INDEGNA forma di Buonismo gratuito che niente ha a che vedere con il voler rendere il mondo del calcio un mondo più educato....io ho 49 anni e da quando ho iniziato ad andare in Curva (la Nord) a 16 anni ho sempre sentito ogni sorta di "epitetiti" sia dalla mia curva che da quelle avversarie.
io stesso in certe "sfide" (tipo quella con gli ODIATISSIMI BIANCONERI DI TORINO) mi sono lasciato andare a pittoresche esternazioni ma questo non ha certo fatto di me un serial killer ne tanto meno di "Gobbi" delle vittime!!!!!!
E' INDEGNO privare il pubblico intero (ed intendo chi sarà al Meazza e chi vedrà il Match in televisione anche dall'estero) di uno spettacolo UNICO come è UNICO  il Derby di Milano.
Quindi dico al "caro" Divo Giudice di turno che spero possa goere anche lui della mera scena che farà la curva vuota e spero che anche lui apprezzerà dalla sua poltrona il coro di chi sarà lì e che spero canterà con me "Senti che p...."
Caro Tosel lasci perdere le manie di onnipotenza e ci dia il nostro Derby; noi che ci mettiamo soldi e passione CE LO MERITIAMO!"

Fabio


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