"E ora, parola al campo!"
"E' finito. Finalmente!
Si e' chiuso un calciomercato da "pochi soldi per tutti" e per almeno quattro mesi non ci toccherà leggere e/o sentire di (pseudo)trattative da far impallidire la premiata ditta "Canà-Borlotti".
Stando in casa Inter e' stato un mercato che e' partito dall'alto, ovvero dalla Proprietà, ovvero con un allenatore giovane scelto ed ascoltato convintamente dal Presidente.
E' stato un mercato dalle diverse cessioni; quelle viste come una liberazione (Forlan e Zarate), una col dubbio del senno di poi (Castaignos), una poco rimpianta (in direzione Torino), una remunerativa (Pazzini per Cassano) e due piu' sofferte (Maicon e Julio Cesar).
E' stato un mercato che ha rivoluzionato la squadra; 9 facce nuove tra nuovi acquisti, riscatti e rientri da prestiti, e gia' questa e' una notizia, visti gli ultimi due anni. Giocatori che, nelle intenzioni, dovrebbero essere funzionali al nuovo progetto Inter.
Ora lasciamo che sia il campo a dare le sue sentenze, sara' il campo a dire se i nuovi arrivi si dimostreranno utili alla causa e se la strada intrapresa e' quella giusta.
Si parlerà di calcio, quello giocato sul campo e non sulle pagine dei giornali. Finalmente.
ps: ultima cosa che sembra scontata ma è sempre meglio ricordarla; le somme ed i consuntivi si faranno a maggio e non dopo una partita o dopo un mese. A buon intenditor..."
Giuseppe
"E' stato toccante il saluto di Julio Cesar. Davvero un bravo ragazzo, oltre che un grandissimo portiere! Le ultime giornate di mercato hanno inoltre visto la partenza di Maicon che rappresenta un indebolimento non da poco e il rafforzamento del Milan con De Jong (e prima con Bojan). Adesso le due milanesi sono praticamente alla pari, così come il Napoli.
La Serie A in generale si è ulteriormente indebolita (è difficile nasconderlo dato che anche quest'anno sono andati via pezzi da 90 come Lavezzi, Thiago Silva e Ibrahimovic, che si aggiungono ai Pastore, Sanchez ed Eto'o emigrati l'anno scorso, e di converso non è approdato praticamente nessun vero top player) ma vediamo punti di forza e di debolezza delle avversarie per il titolo.
Juve: La favorita (per molti anche nettamente). Organico superiore alle altre, soprattutto a centrocampo. Ha vinto lo scorso campionato (ma non giocava su 3 fronti) e non ha ceduto nessuno di importante, bensì ha preso due giocatori importanti: Isla e soprattutto Asamoah che è un potenziale top player nel suo ruolo. Manca di un bomber vero, uno che risolva le partite e Bendtler non lo è. Incognita Conte: la squalifica può rivelarsi un gap o uno stimolo per i giocatori.
Napoli: squadra collaudata, che gioca a memoria e molto competitiva come dimostrano i risultati soddisfacienti contro le big italiane e straniere (bayern, manchester city, chelsea...). Ha due top player: Hamsik e Cavani, e il secondo è un trascinatore con pochi eguali. Inoltre ha anche un centrocampista di un certo spessore: Inler. Ha una rosa forse troppo corta per poter lottare su tre fronti. Si è notata anche l'anno scorso l'incostanza contro squadre meno forti.
Milan: ha pur sempre due top player stellari, cioè Boateng e Pato (quest'ultimo però è spesso fuori uso). Parte un po' a "fari spenti" ma è sempre una big. Rispetto al Milan che ha lottato per il titolo è molto più debole (da Ibra a Pazzini il passo è lungo più o meno quanto quello da Thiago Silva/Nesta a Zapata/Acerbi). Parte già da -3 ma negli ultimissimi giorni ha piazzato due ottimi colpi come De Jong e Bojan che hanno riportato un po' di fiducia ed entusiasmo.
Le altre non hanno speranze di vincere lo scudo, ma alcune, pur essendo sulla carta da Europa League, potrebbero, con la condizione fisica giusta e il gioco (o magari per disgrazie altrui: infortuni) puntare al 3° posto. Parlo di Roma, Fiorentina, Lazio e Udinese. In particolare le prime due dato che non hanno l'impegno europeo. Sono anche le due squadre (assieme all'Inter-fantasia) che potranno dare maggior spettacolo. La Roma per via di Zeman e la Fiorentina perché ha diversi piedi buoni (soprattutto Jovetic, un top player) e visione di gioco (soprattutto Valero e Pizarro).
Quanto all'Inter, come dicevo, secondo me non dobbiamo illuderci di essere sulla carta più forti di Milan e Napoli (neanche più deboli). Anche noi abbiamo qualche problemino. In mediana per esempio abbiamo aggiunto solo Gargano (Mariga e Mudingayi secondo me non sono da Inter) e quindi un alternativa ad un Cambiasso non più dinamico come un tempo, in realtà non c'è, a parte Stankovic (giocatore di qualità ma anche lui non più giovane). Questo problema rimarrà fino all'arrivo di Paulinho a gennaio, il quale cambierebbe le cose (il tesoretto c'è ma le firme ancora no) trattandosi di un discreto incursore.
In attacco invece non vedo grossi problemi: Palacio schierato contro il Vasliu al posto di Milito ha segnat ancora una volta. Cos'altro si vuole da una punta?? Come ulteriore punta, si è voluta dare fiducia a Livaja e ci può stare. Neanche sulla corsia destra dove abbiamo Zanetti e una buona riserva come Nagatomo (da preferire secondo me a Jonathan) in grado di giocare su entrambi i lati. Maicon era un'altra cosa certo, ma non mi pare che le altre italiane abbiano terzini più forti dei nostri".
Massimiliano