Il parere dei tifosi su campo, mercato e... Inter-Juve
"Gentile redazione....spero che i nostri ragazzi visto i mercoledì liberi che hanno, stasera stiano guardando gli odiati colleghi Juventini(a proposito sto bruciando come un falò x il 2-1 purtroppo strameritato), magari imparano qualcosa anche se la personalità non la puoi acquisire e neanche Tevez e Vidal (tanta roba) per la Beneamata in questo momento e tanto meno giocatori che Ausilio, Fassone e i nostri talnet scout si sognano di scovare. Il triplete della Juve sarebbe un trauma difficile da superare...c'è il ritorno e poi Barça e Bayern in cui sperare GUFANDO A 1000!!!
Come di consueto a maggio e giugno leggo e-mail del tipo..."eeh beh..quest'anno ormai è andata così è inutile arrabbiarsi, questa squadra più di così non può fare ecc. ecc....ok cari tifosi, va bene...ma ca--o!!! sono quattro anni che a questo punto della stagione sento commenti di questo tipo, qualcuno dovrà rendersi conto della pochezza dei dirigenti che abbiamo e alcuni dei calciatori soppravvalutati e scarsi...meditate gente maditate...senza continuità non si possono certificare certe (per noi) sporadiche conquiste, per un club che vuole porsi ai vertici del calcio Italiano ed Europeo e che ha una storia così lunga alle spalle, troppi errori si sono susseguiti in tanti anni, prima e dopo il nostro TRIPLETE (che magone sob sob sniff sniff)".
Andrea
"Gentile Redazione,
vi seguo assiduamente e voglio condividere con voi e tutti i tifosi interisti il mio sconforto. Ho bisogno di sapere che non sono solo.
Il giorno dopo Barcellona-Bayern mi rivedo a San Siro per Inter-Chievo: stadio semi vuoto, tifosi dallo sguardo vitreo, giocatori di una povertà tecnica imbarazzante e dal rapporto stipendio/performance da denuncia. E giungo alla conclusione che oggi Inter e Barcellona giocano non in categorie differenti ma in sport diversi!
Chiedo a voi che siete sempre sul pezzo, appassionati e informati: ma la nuova dirigenza interista sta lavorando davvero? Tutti i nomi roboanti del marketing, della comunicazione e del bilancio fatti arrivare da Oltreoceano e da Oltremanica produrranno mai qualcosa di concreto oltre a una dichiarazione dei redditi principesca? Perchè io, sinceramente, da tifoso non vedo alcun passo avanti rispetto al passato.
Spero che ci si convinca che brand e bilancio non si possano rafforzare in altro modo, paradossalmente, che spendendo (bene) e non proponendo più gente come D'Ambrosio (laddove c'era Maicon), Medel (laddove c'era Cambiasso), J. Jesus (laddove ci sarebbe stato meglio chiunque altro)e pseudo fenomeni come Kovacic.
Voi che ne dite, posso sperare?
Sempre e comunque Forza Inter!!!!".
Alessandro
"Gentile REDAZIONE
dopo l' ennesima (e fallimentare) stagione sto' leggendo dei nomi per la prox stagione veramente imbarazzanti. Leggo che vogliamo prendere FELIPE MERLO
TOURE' - T. MOTTA - GIGNAC - CECH - REINA - OCHOA - BEGOVIC - SKRTEL - LUCAS LEIVA - TOULALAN - praticamente tutti giocatori dai 30 anni in su e mezzi rotti, per poi dare via i migliori giovani KOVACIC - BARDI - PUSCAS - DODO' ICARDI - ETC. ETC.. .Ma dico io, sara' mai possibile che sappiamo comprare solo gente vecchia e finita. Sono anni che ve lo dico e anni che fate sempre le stesse cose, ed ecco i risultati dal dopo triplete a oggi:
2° posto
6°
9°
5°
7°
e con gli acquisti che volete fare se tutto cio' fosse vero ecco un bel 10° posto nella stagione 2015-16'
infatti questa sarebbe la formazione di MANCINI
CECH
SANTON
RANOCCHIA
MURILLO
D'AMBROSIO
TOURE'
BROZOVIC
T. MOTTA
HERNANES
PALACIO
ICARDI
non male per un' altra fallimentare stagione con piazzamento dall' 8° al 12° posto. Ma secondo voi saranno giocatori da INTER. Purtroppo una cosa che ho sempre invidiato a MILAN e JUVE e' stato sempre il mercato perche' almeno su questo non possiamo dire che hanno comprato l' arbitro ma che di giovani se ne intendono ( vedi KAKA' PATO T.SILVA SEVCHENKO da una parte, POGBA STURARO GABBIADINI LEALI BERARDI dall' altra) mentre noi i giovani sappiamo solo rovinarli e gli altri invece rigenerarli.
Giocatori come KOVACIC BARDI JUAN J. DODO' BROZOVIC ICARDI SANTON ovunque giocherebbero sarebbero dei CAMPIONI, mentre qua da noi solo GRANDI BIDONI, e se succede tuto questo vuol dire che ce' qualcosa che non va all' interno della societa'.
Preparatevi per l' ennesimo anno a essere delusi. Visto che vinciamo ogni 9 anni bisognera' aspettare altri 4 anni di delusioni e fallimenti.
Grazie ancora
BYE BYE".
Daniel
"Amici di internews
ho tante perplessità nel sentire leggere ascoltare i movimenti intorno all'iter in chiave mercato.
Premetto che mi fido di Mancio per come vede una squadra, con qualità tecniche sopra tutto!
Per questo mi auguro di (ri)vedere in nerazzuro gente che sappia giocare a pallone! e non solo atleti da corse podistiche come con mazzarri!
Vorrei vedere la società puntare su scelte di qualità accennate in passato come Markovic... Kondgobia...
Parlo di scelte come Brozovic! Azzeccatissime!
Evitando di portare in nerazzurro gente che ha già dato tanto altro...come Tourè...o addirittura Thiago Motta!
E per le cessioni oramai ... dopo due anni disastrosi, bisogna avere il coraggio di cedere ...Ranocchia, Jesus, medel, kuzmanovic, nagatomo....
E finalmente consapeolizzare un Kovacic che non possiamo permettere di vedere realizzarsi da campione altrove!
Mi auguro che il Mancio ci faccia resuscitare!
Un altro anno cosi...no!".
Marco
"Un sito perfetto per tutte le notizie dell'Inter, però perché non dare spazio anche ai tifosi riguardo lo spostamento improvviso di Inter - Juventus? Data ufficiale Domenica 17 Maggio ore 15:00, poi spostata a Sabato 16 Maggio ore 18:00. E chi si interessa di tutti quei tifosi come me che avevano prenotato viaggio in aereo o treno per Domenica quando già era tutto ufficiale ma poi la Lega improvvisamente cambia tutto. Chi risarcisce tutti i tifosi? Chi si interessa dei tifosi nerazzurri e del calcio Italiano ? Diamo spazio anche a noi tifosi con un articolo in riguardo di questa scelta clamorosa! Forza Inter".
Emanuele
"Gentile Redazione,
dopo la vittoria della Roma (col controsorpasso sulla Lazio) ed il vergognoso pareggio dell’Inter nel 34° turno di A, gli appassionati nerazzurri avranno, se non altro, potuto tirare finalmente un bel sospiro di sollievo: essendosi dilatato a 14 lunghezze il precedente distacco di 13 dall’ultimo posto utile per l’eurozona più nobile, a 4 giornate dalla fine del campionato ora l’Inter non avrà matematicamente più alcuna chance di raggiungere la qualificazione alla prossima edizione della........Champions League. Lol! Fiuuu, che c**o! No, perché a furia di rimontare posizioni in classifica, di “migliorare” con Mancini (anche se in realtà, fino alla 33.ma, combaciavano esattamente a 1,45), la precedente media punti del perdente di successo WM, di non riuscire quasi più ad incassare un gol - che fosse uno - su abituale svarione difensivo, di alimentare fantasmagoriche campagne acquisti foraggiate da non si sa quali finanze se non quelle di natura “autarchi
ca” e di sentirsi propinare da un mese a questa parte che la squadra ha finalmente ritrovato il gioco e, forse, la continuità (ma non ancora del tutto la personalità), qualche credulone avrebbe potuto mettersi in testa strane ambizioni di partecipazione addirittura alla “gold Europe”, alias CL..... Ironia a gogò, naturalmente.
Tutto questo fino a Inter-Chievo. Ieri, invece, si è proprio caduti nel ridicolo (e non mi piange più manco il cuore anche solo a scriverlo), peccando oltretutto di recidività e riuscendo addirittura ad imitare l’ormai derelitto Bersani, il quale nel post elezioni politiche del 2013 se ne uscì con quello che poi diventò un deleterio e martellante tormentone: “abbiamo non vinto.....”, anzi ad essere onesti - checché ne scrivano sull’argomento i detrattori di altre sponde - col Chievo “abbiamo non perso”, ché, se c’era una squadra che sarebbe dovuta uscire vincente dal Meazza, questa era proprio la compagine veronese, con una traversa e ben 3 nitide occasioni da gol - contro 0 dei nerazzurri nel 2° tempo - che hanno generato, per loro, giuste recriminazioni finali e, per gli interisti, litanie di imprecazioni non riportabili in questa sede. Certo che nemmeno il più inguaribile dei pessimisti avrebbe potuto sospettare, dopo la vagonata di annunci societ
ari, ma anche degli stessi giocatori (non si saranno mica beccati tutti - Zanetti compreso - la “renzite”, preoccupante malattia endemica?!), che dopo le figuracce ravvicinate con Cesena e Parma ma anche contro lo stesso Milan (al di là degli evidenti torti arbitrali subiti dall'Inter) si potessero frustrare così violentemente le speranze residue dei tifosi, alla luce anche del (non utilizzato) propellente che avrebbero dovuto costituire le già acquisite sconfitte delle genovesi.
Questa volta non riesco proprio ad essere clemente con nessuno, nemmeno con Mancini. Ieri, sul campo, qualcosa “ha vinto”, ma è stata la mediocrità ormai conclamata di alcuni giocatori, inadeguati ad indossare la maglia nerazzurra o a ricoprire certi ruoli in campo. Non riesco più a tollerare un D’Ambrosio incapace di fare la fascia, di saltare l’uomo (e ci si lamentava di Jonathan...... ) e di produrre un qualche cross decente per le punte. Se penso poi alla genesi del suo arrivo all’Inter, ricordato quasi come unico caso di parametro zero “pagato” fior di milioni e con un mese e passa di trattative nel dicembre 2013 - manco fosse un novello Roberto Carlos - mi viene l’orticaria cronica; non si può più vedere un Guarin che si mette a fare il lezioso anche quando non servirebbe (sul 3-0, di solito, mica a reti bianche), incapace oltretutto di dare un minimo di continuità alla decenza ed alla “mira” delle sue prestazioni; non si può più sopporta
re l’avulsione dal gioco - nonostante il ruolo “centrale” - di un sopravvalutato (a mio giudizio) come Brozovic, capace persino di svirgolare praticamente un rigore in movimento a discapito del promettente e fresco (solo 1 minuto ad Udine) Gnoukouri. Sui difensori J.J. e Ranocchia il mio giudizio è momentaneamente “sospeso”..... E poi anche Mancini c’ha messo del suo. A parte il patetico riferimento, nelle interviste di ieri, ai 24 tiri in porta nerazzurri: ce ne fosse stato anche uno solo che avesse severamente impegnato Bizzarri! Personalmente m’ha fatto ricordare (non richiesta) la dialettica di WM, allorché tirava in ballo le abnormi percentuali di possesso palla od il sopraggiungere di condizioni meteo avverse...... E poi, non si capisce perché il Mancio ami sfidare così tanto l’azzardo: gli era già andata bene con quel modulo ultraoffensivo schierato contro la Roma, che aveva fruttato la vittoria agli sgoccioli della partita; stavolta ha schierato
dal 1° minuto due pedine troppo importanti per i prossimi impegni (se non altro per il prestigio) contro Lazio e Juve. Mi riferisco ai diffidati Palacio ed Hernanes, inutilmente rischiati a sfavore dei redivivi Podolski e Kovacic. Shaqiri, invece, merita un discorso a parte: quando si sente disquisire, vedi lo stesso Mancini, di “doveroso” periodo di ambientamento per i giocatori, con tanto di citazione esemplificativa persino degli “italiani” Platini e Van Basten, ci si pone questo quesito: lo svizzero-kosovaro faceva panchina al Bayern (solo 540 minuti complessivi giocati quest’anno in Germania fino alla cessione) più o meno come - un nome a caso - l’egiziano Salah la scaldava al Chelsea (337 minuti in campo in Inghilterra prima del mercato invernale); come si riesce a spiegare la notevole forbice di rendimento italiana tra i due, peraltro con attitudini di gioco simili, tenuto conto anche della loro ben differente estrazione geografica (Europa Vs Africa)? Si
deve continuare a confidare nelle rassicurazioni del tecnico o quest’ultimo è stato “sorpreso” in un insospettabile e preoccupante ruolo di “mirror climber”?
L’Inter continuerà, forse, ad aver ancora titolo per concorrere alla qualificazione per la sola versione “silver” dell’eurozona, altrimenti detta Europa League, pur con un calendario più ostico rispetto alle dirette concorrenti.
Ma converrà veramente? Certo ci vuole un notevole “coraggio” per dissertare ancora di Europa dopo lo scempio di ieri contro il Chievo ma occorre, comunque (almeno dal mio punto di vista), sviscerare il nocciolo della questione, se non altro per non passare dalla parte dei fessi che leggono e subiscono tutto. No perché, ad ingoiare certe recenti e ravvicinatissime elucubrazioni giornalistiche - variamente assortite - pubblicate sull’argomento, l’appassionato medio, ma non minc***ne, si è posto seriamente il dubbio da quale (ex) “Vangelo roseo” dover attingere “la verità” (ma il giornale si chiama ancora “Gazzetta dello Sport” e non certo “Pravda”.....), visto e considerato che la specificazione “secondo Luca” non bastava più: è stato necessario, pertanto, indicarne la paternità completa con l’aggiunta del cognome, così che gli appassionati potranno scegliere se pendere (idealmente) dalle labbra, pardon dalle tastiere, di Luca Taidelli o
da quelle di Luca Calamai.
Se si dovesse sposare la tesi dichiaratamente filoeuropea del “giorno dopo” di Calamai (Gds 29/04) alla luce di quello che il giornalista in questione scriveva, ad esempio, su Tevez non più tardi di quasi 4 anni fa, all’epoca del presunto sbarco di quest’ultimo al Milan (ma conteso poi anche dall’Inter), si sbaglierebbe clamorosamente cavallo. Infatti, come si potrebbe giudicare “affidabile” colui che venerdì 29 luglio 2011, sulla testata sportiva milanese, argomentava allegramente corbellerie assortite sull’argentino del tipo: “l’ Apache ....... nei momenti decisivi non fa mai la differenza perché dentro l’area di rigore avversaria non ha l’ istinto del killer (.......) Non è un attaccante da 20 gol garantiti a campionato, (.....) non è un ‘top-player’.....”. Ebbene, le statistiche “italiane” lo sbugiardarono clamorosamente tempo dopo, recitando 19 gol l’anno scorso in campionato e già 20 quest’anno per un totale complessivo, al
la Juve, di 49 reti in due stagioni......; e stiamo parlando di un giocatore che, all’epoca 27nne, aveva già vinto trofei individuali e di squadra in due diversi continenti. Chissà come mai “codesto figuro” (nel senso del giornalista) è ancora in sella nell’allegra e variegata armata rosea mentre altri valenti, navigati professionisti - degni eredi dei Rovelli e dei Maradei d’antan - sono stati invece “dirottati”, già da tempo, verso contratti atipici.....?!
Se invece l’appassionato dovesse optare per la versione “antieuropeista” del “giorno prima” di Luca Taidelli (GdS 28/4), da lui stesso bollata come paradossale (almeno nel titolo), troppo rigoroso ed attento com’è alla sanzione di qua, al paletto di là, e del tutto dimentico, invece, della valenza dei ranking per club e per nazione e dell’assunto secondo cui il prestigio europeo si alimenta anche e soprattutto con la continuità delle partecipazioni alle coppe (anche se eventualmente nel torneo meno glamour e con minori benefici economici), sbaglierebbe comunque la puntata.....
Ergo, alla fine risulterebbero “inaffidabili” - per motivi diversi - entrambi gli (ex ) “testi evangelici” (e non perché siano apocrifi.....) e, di conseguenza, anche il quotidiano sportivo che li ha pubblicati, maldestramente, in tempi così ravvicinati (un giorno appresso all’altro, anziché speculare, eventualmente, sulla mancanza di memoria dei lettori, anche se non di tutti..... ). Che dire: ogni appassionato saprà di sicuro trarre le proprie personali conclusioni, ma indubitabilmente, partendo dal presupposto che nessuno gareggia a perdere o, peggio, a non partecipare, la sua scelta apparirebbe abbastanza scontata. Parafrasandolo, pure il compianto Signor G. (Giorgio Gaber) sarebbe d’accordo: “Europa è partecipazione”.
A dir la verità, qualche appassionato era pure stato tentato, ma solo per “un’iniziale e mera depressione.....”, di valutare un’ipotesi alternativa (unitamente alla variante Mago Otelma), come quella di provare ad interrogare anche la somma Sibilla Cumana, giacché quella “Suma-na” risulta notoriamente troppo faziosa, in più di recente l’abituale oggetto delle sue profezie non se la passa troppo bene ed infine Il Direttore di Milan Channel pontifica meno del solito - da “Antipapa” per antonomasia dei diavoli rossoneri - dopo aver seriamente compromesso le sue (presunte) capacità divinatorie, mettendo in fuga molti dei suoi adepti: chi non ricorda, infatti, tra le tante, la notoria “ci-lecca” (nel senso di flop, non certo di “naturali attitudini”) con la sua famosa e fumosa esternazione “La stiamo vincendo, la stiamo vincendo...”, proferita in quella mezza “notte santa” di Istanbul 2005 che, nel frattempo, è diventata un cliccatissimo, ma
deriso aforisma sul web?
Ma per fortuna quest’ipotesi “esterna e fuorviante” era stata repentinamente scartata....
Tornando seri, un’ultima motivazione “forte” per continuare - nonostante le evidenze e fino a che la matematica lo consente - a caldeggiare la partecipazione di almeno una delle due compagini milanesi alle prossime coppe europee ha una notevole componente campanilistica: sta nel fatto che per i tifosi meneghini si starebbe profilando un epilogo di campionato con esiti alquanto “irrispettosi”, per non dire quasi “scandalosi” al cospetto della storia. Ma, qualora dovessero essere davvero negativi, non si sa bene ancora se si dovranno etichettare come “un’onta sportiva” o, semplicemente, come “l’onda lunga” di precedenti gestioni tecnico-societarie variamente “dissolute” che hanno accomunato le due milanesi, almeno nell’ultimo lustro: ebbene, sarebbe la prima volta - dal 1° campionato a girone unico del 1929-30 - che le due rappresentati meneghine rischierebbero di essere sopravanzate (all’unisono in classifica) da ognuna delle altre 3 coppie d
i squadre cittadine con maggior blasone riconducibili a rivali storiche come Torino (con la Juventus ed i granata), Roma (con la Lazio ed i giallorossi capitolini) e Genova (con la Samp ed i rossoblù genoani). Insomma (quasi) tutte insieme appassionatamente davanti ad Inter e Milan, almeno stante la classifica parziale alla 34.ma giornata. Di certo solo la città di Verona si è finora dimostrata più deferente al blasone altrui e con l’Hellas ed il Chievo si è posizionata in zone più “consone” dell’attuale graduatoria.
Solo l’Inter, per fortuna, sembra poter ancora competere affinché questo “scempio” cittadino e della storia calcistica nazionale non abbia a realizzarsi. Tempo poco meno di 1 mese di campionato e sapremo tutto.
Magari poi i nerazzurri - per non “tradire” il proprio codice genetico votato alla “pazzia” - potrebbero pure stupire tutti, recuperando e compensando i ben 10 punti persi contro le ultime 3 squadre della classifica (Parma, Cesena e Cagliari) a discapito di quelle del podio attuale con gli 11 punti che potrebbero totalizzare facendo bottino pieno a Roma e contro la Juve, dopo i 5 finora conquistati. D’altronde “l’annuncite” sembra fare vittime anche sulla sponda biancoceleste - peraltro in leggero calo dopo aver incamerato 5 soli punti degli ultimi 12 - visti i 15 evocati da Pioli nelle ultime 5 gare, già ridotti, eventualmente, a 13. E poi ci si potrebbe giovare - nel cosiddetto derby d’Italia anticipato al 16/5 - delle (ipotetiche) scorie psicofisiche accumulate degli juventini nel post Madrid della settimana prossima.
Cordiali saluti".
Orlando