"Immobilismo che non mi fa auspicare nulla di buono"
"Gentile redazione di FcInterNews.it,
in questi primi giorni di mercato estivo sto assistendo ad un immobilismo della dirigenza nerazzurra che non mi fa auspicare nulla di buono. Negli ultimi 3 anni l’Inter ha alternato mercati deludenti (Mancini, Quaresima e Muntari nel 2008) a mercati esaltanti (via Ibra per Lucio, T.Motta, Sneijder, Eto’o e Milito) o addirittura assenti (lo scorso anno).
E’ di ieri la notizia che il Napoli abbia preso Criscito, un giocatore giovane, nel giro della nazionale, in grado di operare in più ruoli in una difesa da rinverdire, proveniente da una società amica, peraltro ad una cifra tutt’altro che proibitiva. Lo stesso Napoli che l’anno scorso arrivò primo alla corsa per Cavani (nonostante l’addio non rimpiazzato di Balotelli), costringendo l’Inter a giocare spesso senza punte fino a gennaio per poi ripiegare su un Pazzini non utilizzabile in Champions. Lo stesso Napoli che oggi è pronto a sborsare 20 milioni per il 27enne Inler, mentre l’Inter non riesce a chiudere per il 22enne Sanchez per una cifra di poco superiore, ma altresì valida in proporzione alla differenza di talento tra i due gioielli di famiglia Pozzo.
La cosa più triste è che l’immobilismo della dirigenza nerazzurra resta tale anche in merito al mercato in uscita (Pandev, Muntari, Mariga).
Ad oggi, i club italiani sono lontani anni luce dai budget e dalle prospettive Champions delle big anglo-spagnole, ma, se l’anno scorso c’era l’alibi del Triplete e dell’essere ancora la “squadra da battere”, ad oggi c’è uno scudetto da riprendersi e un nuovo ciclo da mettere in moto. Peccare di presunzione sarebbe un grave errore, tanto più che la rosa dell’Inter è tra le più vecchie, tra le più ricche di sudamericani (presumibilmente spremuti da una Coppa America mai tanto fuori periodo come quest’anno) e, soprattutto, tra le più colme di giocatori “plurititulati” e senza stimoli (un Lucio preso a 6 mln a venduto 33enne a 15 lo porterei in braccio io stesso a Malaga) se non addirittura con proverbiali “mal di pancia” (Maicon, T.Motta, Sneijder).
L’estro di Branca e il polso di Paolillo sono pur sempre tra i migliori in circolazione, ma l’esperienza dell’anno scorso mi rende tutt’altro che tranquillo".
Dario
Gentile Redazione,
per la seconda volta mi ritorvo a scrivere perchè preoccupato del totale immobilismo della nostra dirigenza in questo mercato. Ahimè quando sento il presidente o chi per lui dire che prima di acquistare bisogna cedere, mi si accappona la pelle, mai scusa più banale può essere propinata a noi tifosi, visto che in tutto il resto d'europa le big comprano senza prima dover per forza vendere. A mio avviso il fantomatico FFP è stato recepito malissimo dalla nostra dirigenza, così come aver perso mourinho è stato un male da un solo punto di vista: premetto che lo special one non mi ha mai entusiasmato, a fare catenaccio e contropiede son bravi tutti e non aver ottenuto grandi risultati con il real per me è un'ulteriore conferma della sua mediocrità a gestire i club con top players, ma una qualità bisogna riconoscergliela, non guarda in faccia nessuno. Dopo il suo primo anno a Milano mandò via gente come Cruz e Crespo o Maxwell e Ibra, gente che aveva dato tanto all'Inter ma non funzionale a far fare il salto di qualità necessario per vincere in Europa. Oggi mi tocca sentire che vogliamo rinnovare il contratto di Chivu e mantenere Pandev, Cambiasso, Maicon e Snejider, giocatori finiti o discontinui che farebbero solo male alla nostra squadra. Inoltre perdere giovani forti e funzionali al nostro gioco come Criscito o Montolivo per prendere elementi mediocri come Tabanou o Ramirez (entrerebbe nell'affare Sneijder al Chelsea, ma a quel punto perchè non inserire gente come Essien o Malouda, loro sì top payers), Jonathan del Santos, tutti elementi mediocri e inutili al nostro miglioramento. E quando sento che giocatori come Giuseppe Rossi, Sanchez, Aquilani costano troppo...beh mi vien voglia di sperare che un qualunque sceicco possa comprare l'Inter perchè se continua così torneremo nell'anonimato degli ultimi vent'anni prima di calciopoli. Scusate lo sfogo ma sinceramente speravo che il triplete per l'Inter fosse un punto di partenza per vincere tanto ancora, ma a me sembra che il caro Moratti si voglia trincerare dietro questo record per vivere di rendita. Detto questo un solo grido dal mio cuore: FORZA INTER"
Guglielmo