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"L'addio di Eto'o? Io la vedo così"

di Redazione FcInterNews

"Dato per scontato (anzi, speriamo non troppo "scontato" in termini di prezzo...) l'addio di Eto'o, il futuro della nostra Inter è sempre più confuso e nuvoloso, perlomeno visto dall'esterno. Può darsi che la dirigenza abbia le idee chiare, e c'è da augurarselo, ma personalmente non mi sento tanto tranquillo. Non mi fido più di tanto di Branca: mi sarei fidato di più con un Gabriele Oriali vicino...ma tant'è.
Qualcuno si è chiesto cosa ci sia dietro questo vero e proprio smantellamento della squadra della storica Tripletta. Sembra quasi che, riempita la pancia, il Presidente Massimo Moratti (al quale va fatto un monumento per tutto quello che ha concretamente fatto per la Beneamata) si sia seduto, stufato oppure semplicemente non abbia più tanta voglia di investire, soprattutto in un periodo in cui l'economia globale, alla quale il suo patrimonio è strettamente legato, sta andato a rotoli o quasi...
Ma io sono un dietrologo e ho sempre visto cose, tutte negative, che poi comunque si sono puntualmente verificate. Partendo da "calciopoli" (cari juventini, piantatela di fare i negazionisti: quello che è successo è dipeso solo dalla vostra dirigenza, e ringraziate che siano stati tolti solo due scudetti...) fino ad arrivare all'addìo di Mourinho, che aveva capito tutto (gli sarà stato detto?) della politica societaria futura e a quello, ormai imminente, di Samuel Eto'o.

Ma qualcuno veramente pensava che il camerunense potesse dire di no alla faraonica proposta dei russi? Ricordiamoci che Eto'o è colui che, a 27 anni, fece un pensierino a trasferirsi in Uzbekistan, quando il Budyonkor di Tashkent (nientepopodimeno!) gli offrì (pare) 40 milioni di euro a stagione! Cifra che fa ancora oggi impressione, ma che allora il giocatore rifiutò perché aveva solo 27 anni ed era nel pieno della maturità calcistica nel Barcellona. Ora però la proposta dei russi è di quelle che un professionista (scordiamoci le bandiere, please...) non può rifiutare: i calciatori, con poche eccezioni, giocano per guadagnare il massimo possibile nella loro "breve" carriera. Certo, avrebbe potuto accettare prima, senza "fare i capricci" a Pechino e scendere in campo con la testa altrove, ma questa è un'altra storia. E poi - e qui riemerge il mio animo da dietrologo - chi ci dice che il buon Samuel non abbia deciso di farsi un anno di vacanze molto ben retribuite nella gelida Russia, saltare un mese o poco più per andare a giocare (al caldo) la Coppa d'Africa, portarsi a casa una ventina di milioni di euro per poi chiudere la carriera in Inghilterra? Pensate che tra un anno più nessuno vorrà il più forte calciatore africano di tutti i tempi, quando avrà ancora 31 anni? Io penso fin d'ora che la terra di Albione sia la sua (più o meno) prossima destinazione.
Qualcuno diceva: "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!", o qualcosa del genere...

Tornando all'apparentemente incomprensibile politica societaria delle ultime stagioni, provo a fare due ipotesi, che vanno oltre il Fair Play Finanziario, meccanismo che, evidentemente, Michel Platini ha creato appositamente per l'Inter (ricordate i saluti tra Le Roi e Moratti prima, durante e dopo la finale di Madrid?). Stranamente (per il mio modo di ragionare in merito a certi argomenti) si tratta in entrambi i casi di ipotesi "positive" per l'Inter.
La prima riguarda il nuovo stadio di proprietà: possibile che si stia cercando di risparmiare e ricavare il più possibile dai campioni che ancora ci sono in rosa per mettere da parte un "gruzzoletto" per realizzare un impianto di proprietà? Sarebbe fantastico e anche molto intelligente dal punto di vista delle casse societarie. Una mano potrebbe darla anche la Pirelli di Tronchetti Provera, no? Se così fosse, però, perché non viene detto chiaramente dalla società? Credo che qualsiasi tifoso accetterebbe qualche anno di (nuove) sofferenze in vista di un progetto di questo tipo. L'incertezza è quella che, in questo momento, dà fastidio. Ma da Corso Vittorio Emanuele tutto tace ed è questo che preoccupa di più...
La seconda ipotesi riguarda il possibile arrivo di Pep Guardiola sulla panchina dell'Inter: che Moratti stia risparmiando per poter accontentare l'attuale allenatore del Barça, destinato (si dice, anche se personalmente non sono molto convinto...) alla panchina nerazzurra nella prossima stagione? Potrebbe essere vista in quest'ottica anche la cessione di Eto'o, uno che con Guardiola non è mai andato troppo d'accordo...
Spero vivamente che almeno una di queste ipotesi possa essere vera o verosimile, perché altrimenti significherebbe che Moratti (sempre grazie Presidente!) dovrebbe lasciare ma, per carità, non ad arabi, russi e altri ricchi, ricchissimi che poi, magari, si stufano del giocattolo Inter e lo lasciano "in mutande"! Meglio qualcuno che ama veramente la Beneamata (ops!) e, almeno da questo punto di vista, la famiglia Moratti rappresenta il Massimo!"

Cristiano

 

 


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