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La delusione dei tifosi dopo la sconfitta di ieri

di Redazione FcInterNews.it

"Gentile Redazione,
vorrei proporre uno spunto di discussione. Benché le tre sconfitte di campionato di questa stagione abbiano avuto un andamento differente, c'è un comune denominatore: in tutti e tre i casi, l'Inter ha subito un gol nei primi minuti della partita, e in tutti e tre i casi ha impiegato molto tempo prima di riuscire a reagire in maniera efficace. 
Probabilmente, non si tratta di una coincidenza, e credo che Mancini dovrebbe lavorare su questo aspetto, anche perché le nostre avversarie in questa stagione hanno dimostrato di saper vincere in rimonta, cosa che l'Inter non è ancora riuscita a fare. Forse c'è un difetto caratteriale da correggere, sicuramente dovuto anche alla maturità non completa della squadra, per cui il gol a freddo manda singoli e gruppo in affanno e quando si ritrova la lucidità è troppo tardi; oppure, come stasera, la stanchezza psicologica accumulata nella rincorsa fa commettere errori fatali.
Se si vuole puntare allo scudetto, bisogna porre rimedio a questo problema; altrimenti, dovremo probabilmente accontentarci di un posto in Champions, e magari passando per i preliminari. Che comunque è un bell'accontentarsi, vista la stagione passata.
Nel frattempo, auguri a tutti di Buone Feste".

Luca

 

"Gent.ma Redazione 

Mancini :"voglio gente matura e pronta ". .. ed ecco F. Melo e Perisic .. 
F.Melo sbaglia passaggi da oratorio concedendo occasioni da gol agli avversari, regala rigori si innervosisce come un dilettante e si fa esplellere ( speriamo gli diano almeno 5 giornate).
Perisic un fantasma, sembra che il pallone gli scotti tra i piedi come neanche un primavera alla sua prima partita..... 
E per prendere questi due, caro Mancio hai fatto vendere KOVACIC.... Hai solo la fortuna che hai un Presidente che invidia la tua forma fisica i tuoi capelli e la tua eleganza, diversamente oggi, dovrebbe chiamare Ausilio ed ordinare l'immediata cessione di quel brocco di F.Melo e dovrebbe chieder conto dei 20 ml. spesi per prendere quel fenomeno di Perisic ... 
A me ieri non hanno rovinato solo il Natale .. è da quest'estate che ripeto che vendere Kovacic per prendere F.Melo e Perisic è da incompetenti. 
Alla prossima espulsione.... e al prossimo doppio passo sbagliato...".

Luigi

 

"Appena chiusa la partita contro la Lazio e la sensazione è di profonda amarezza mista a delusione. L'esatto contrario del sentimento della sconfitta contro il Napoli. Lazio col cuore e Inter in vacanza! Scesi in campo con la convinzione che la Lazio dovesse posare i tre punti perchè a Milano e contro la capolista. Perchè? Perchè mai??? Ecco il dolore che mi assale: è la supponenza e l'immaturità di una squadra che fa tutto facile come chi fa le cose perchè non gliene importa nulla. Poi Mancini!!! Hai voglia a dire che il prefestivo li avrebbe abbacinati e lui: "NO!", col suo aplomb british a rassicurare. Dispone un undici inguardabile e quando cerca di porvi rimedio ecco che il suo pupillo, quello che ha preteso venisse all'Inter, Felipe Melo, fa una cosa da vergognarsi. Ha quarant'anni e ancora gli vengono le fregole da tredicenne! Giochi nell'Inter!!! Queste figure da peracottaro/spezzagambe valle a fare alla Juve!!! Che serata amara! Ma quale scudetto!Senza i giocatori "DA INTER" non si vince nulla!  Forza Inter, sempre!".

Ernesto

 

"Cara redazione,
tengo prima di tutto a ringraziarvi per l'opportunità che date ai tifosi di manifestare i propri pensieri.
Ne approfitto per analizzare a mente fredda la partita contro la Lazio.
Aldilà di quello che potrebbero dire alcuni tifosi, la formazione messa in campo dal Mancio ad inizio partita non era affatto male: una diga di centrocampo che non avrebbe dovuto, evidentemente, produrre gioco, ma essere bypassata per fare gioco con i 4 davanti. I problemi sorgono quando prendi gol nei primi minuti per un grossolano errore difensivo, come era accaduto già due volte in questo campionato, con annesse sconfitte; da qui in poi, la formazione in campo risulta inadeguata: Biabiany e Perisic hanno bisogno di spazi per esprimersi al meglio, che non hanno contro una Lazio che si chiude dietro. La soluzione non può essere che Liajic. Cerchiamo di inventare qualcosa per i successivi 45 minuti, senza risultato. Il secondo tempo inizia meglio, ci affacciamo di più davanti; nel frattempo si pasela il tanto desiderato cambio: l'ingresso di Liajic e Brozovic. Prima che entrino però, alla soglia del quarto d'ora, arriva il gol del pareggio, come se fosse piovuto dal cielo. Bene, ora entreranno Liajic e Brozovic al posto di uno tra Biabiany e Perisic ed un impalpabile Felipe Melo, e proviamo a vincere sta partita. Ed invece chi esce? JOVETIC. Non che il montenegrino stesse facendo una grande partita, ma è il più talentuoso della squadra, e lo sai che con Liajic si esprimerebbe al meglio. Vabbè. Per mezz'ora circa non succede assolutamente nulla, poi sembra che stia per avvenire un altro cambio: Guarin per Melo. Per quanto stimi poco Guarin dal punto di vista tecnico, questo cambio lo stavo santificando: avevamo visto il Melo più insufficiente da Settembre a questa parte; passaggi e stop elementari sbagliati nel corso di tutta la partita, come del resto sta facendo già da 2 o 3 partite, ma soprattutto, estremamente nervoso. E pagheremo caro questo nervosismo. Infatti, Felipe Melo commette uno dei falli più inutili, il rigore più insensato della storia, mai avresti pensato che un giocatore di Serie A potesse fare una cosa del genere, perfettamente esplicata nel manuale "Come mandare all'aria una partita con un immenso eccesso di stupidità". Vantaggio Lazio. Maledici Mancini, che ha tenuto in campo un obbrobrio per tutta la partita. Poi naturalmente Melo decide di completare l'opera, depositando lo scarpino in faccia a Biglia. 
Ora, io non condivido le sentenze degli interisti che parlano già di mancata mentalità e quant'altro. La sconfitta è stata semplicemente frutto di un errore difensivo ad inizio partita e di cambi scellerati da parte di Mancini; non me la prendo neanche con Felipe Melo, che non era evidentemente in sè, ma con Mancini che non lo sostituisce; ma soprattutto, il Mancio crede di poter rinunciare così facilmente al trio Liajic Brozovic Jovetic, che hanno già dimostrato di poter insegnare calcio. Detto questo, abbiamo perso una partita davvero senza senso, poichè la Lazio ha fatto una partita indegna almeno quanto la nostra, e deve ringraziare la pazzia di Felipe Melo. Abbiamo fatto riguadagnare terreno alle altre dietro, ma dobbiamo andare avanti, perchè siamo superiori alla squadra vista ieri sera".

Daniele

 

"Gentilissima redazione quando Mancini dice che rifarebbe le stesse scelte allora mi sento di dire che ancora non ha capito quale potrà essere la formazione standard dell'inter e questo francamente mi preoccupa. Io credo, infatti, che bisogna essere umili e onesti ad ammettere che quella di ieri sera è stata la peggior partita dell'Inter di quest'anno e la peggiore formazione messa in campo per i seguenti motivi:
1) Montoya non è un giocatore che 4 mesi sta in tribuna e poi fa 3 partite di fila, se non era da inter prima non lo è adesso, voto 1;
2) E' impensabile far giocare due mediani fisici senza visione di gioco ma soprattutto è impensabile far giocare Melo quando in squadra hai Kondombia, Guarin, Brozovic ecc. errare è umano, perseverare è diabolico, Voto a Mancini zero spaccato;
3) Una squadra che vuole ambire ai primi tre posti non può perdere in casa con la Lazio (squadra di media bassa classifica) e non può vincere un solo scontro diretto, peraltro causale, (solo con la ROMA) quindi do uno ad Ausilio e alla squadra mercato che non hanno allestito una compagine competitiva senza un regista e senza una valida alternativa in attacco.
Per concludere penso che l'Inter si farà raggiungere anche dal Milan che secondo il mio modesto parere ha più qualità dell'Inter e Thoir se vuole veramente vincere qualcosa deve affrettarsi ad ingaggiare il grande MOU perchè solo con lui si vince!!!!".

Angelo

 

"Gentile redazione, abbiamo chiuso il 2015 nel peggiore dei modi; il responsabile della sconfitta con la Lazio è uno solo, Roberto Mancini. Ha sbagliato la formazione iniziale facendo giocare Melo Medel e Montoya e riproponendo il 4231 ingannato forse dalla vittoria di Udine e dimenticandosi i tre regali della difesa friulana .Montoya non è un giocatore da serie A, in una sola parola IMBARAZZANTE. I due centrocampisti centrali sono tecnicamente SCARSI, incapaci di costruire un briciolo di gioco. L' Inter a mio avviso dovrebbe giocare con un centrocampo a 3, sempre; Guarin Kondogbia e Brozovic, questi 3 dovrebbero giocare sempre , abbiamo solo il campionato da giocare e fare il tourn over tanto per cambiare non ha senso; Lijaic in panchina e Jovetic in campo che poi viene sempre sostituito, non conviene iniziare la partita con i giocatori più forti? Abbiamo buttati 3 punti, e Mancini ne è il primo responsabile. Ora speriamo che a gennaio la squadra venga rinforzata perché questo è un campionato da vincere".

Francesco

 

"Gentile Redazione,
se è possibile criticare Mancini - e non farne l'Unto dal Signore,al di sopra delle critiche dei comuni mortali -  allora bisogna dirlo  chiaro e forte: sarà anche un grande manager - e lo è - ma come allenatore lascia davvero a desiderare. 
In primo luogo, siamo ormai a metà campionato e la squadra non ha uno straccio di gioco ( lenta, lenta, lenta, lenta: ha fatto più verticlizzazioni la Juve in una partita che l'Inter in tutto il campionato sin qui disputato. La Juve è capace di arrivare in porta con tre passaggi; l'Inter con tre passaggi non esce nemmeno dalla sua area di rigore). 
In secondo luogo, la tenuta mentale:  al netto della fortuna che ci ha assistito a man bassa, quando c'è stato da gestire il primato Mancini ha fallito e la squadra è appasa sempre nervosa ed intimorita. Tipico braccino del tennista, che viene a chi non ha personalità. 
Terzo: la sua sconfinata presunzione, che gli fa compiere scelte ridicole. Schiavo del suo protagonismo, deve cambiare formazione ogni volta. Risultato: a metà campionato, non si capisce come vuole giocare. Trovatemi un altro allenatore che giocherebbe con Medel + Melo in mediana o che lancerebbe Biabiany dal primo minuto a scapito di un Ljaic che era l'uomo più in forma. Contro la Lazio, poi, qualsisi allenatore avrebbe tolto un Melo in palese crisi di nervi . Lui no. Ma lui, cosa cavolo vede?
Tremo per il futuro. Se la dea bendata ci abbandona, sarà dura piazzarci al terzo posto 
Buon Natale".

Daniela

 

"Cara redazione
Purtroppo stasera tutte le mie paure si sono materializzate. Vi ho spesso scritto dimostrandomi scettico alla fine di ogni partita, persa, pareggiata o vinta che fosse, alla stessa maniera.
E' dall'inizio della permanenza in testa alla classifica  che recrimino una necessità di non adagiarsi, in quanto siamo ben lontani dall'essere da scudetto. Ogni partita creiamo troppo poco, siamo poco lucidi, soprattutto a centrocampo, ma grazie al cielo almeno un reparto lo abbiamo messo a puntino: la difesa.
La conferma è arrivata stasera, solo un tiro in porta (quello gol di Icardi), dopodiché il buio assoluto. Un centrocampo spento, un'attacco grigio e nulla più. L'unica speranza che l'Inter di stasera mi da è che Mancini & Co. possano avere un ripensamento sulla policy di mercato invernale per cui "siamo a posto così", perchè siamo la rosa meno competitiva delle prime e cinque, e questo benché i numeri dicano il contrario.
Handanovic, Murillo, Miranda e Telles sono i punti di partenza (Il brasiliano è davvero davvero buono), ma il terzino destro rimane sempre un grande buco. Montoya ne ha fatte bene due su tre, ma stasera ha fatto più piangere che altro, e forse le speranze su di lui che si stavano risollevando sono destinate a morire, vedendolo partire già a Gennaio.
A centrocampo Brozovic, Kondogbia e Medel sono gli unici di cui non farei a meno (evito di commentare la prestazione di stasera di Melo..)
Dall'ingresso in campo del Croato stasera si è evinto un notevole aumento qualitativo del gioco, ma non è ancora abbastanza a centrocampo..
In attacco invece gli unici due intoccabili reputo Ljiaic e Perisic (Biabiany mi ha entusiasmato tantissimo di recente, completo per velocità, freddezza, copertura e mentalità, ma stasera era davvero irriconoscibile, speriamo sia stato solo un caso isolato..)
Il succo della questione è che siamo una squadra solida, in grado di strappare i tre punti contro le piccole, ma contro le grandi fatichiamo tantissimo (basti vedere cosa abbiamo combinato contro Fiorentina, Napoli e Lazio, mentre Juventus, milan e roma non li calcolo perchè li abbiamo beccati sempre in periodacci per loro). Possiamo vincere questo scudetto? Forse, se la fortuna ci assiste. Ma non dobbiamo prenderlo come un punto d'arrivo. Mancini dice che siamo una 500 o una topolino? Bene, che ogni vittoria venga sfrttata per crescere. Investiamo, cresciamo. Se vinciamo lo scudetto, vi prego, compriamo, perchè con la rosa attuale in una ipotetica champions dureremmo meno di niente.
Ho già fatto più volte dei nomi sui rinforzi che riterrei adeguati, e detesto essere ripetitivo dunque non farò nomi, mi limiterò a ribadire i ruoli in cui necessitiamo rinforzi, perchè è li che bisogna crescere: Per adesso almeno un mediano e un terzino destro. Due soli, non chiedo altro, ma che siano TOP PLAYERS, altrimenti si rimane mediocri. 
Peccato per le feste natalizie sporcate e dense di ansia e preoccupazioni, spero che il mercato possa subito risvoltarle.

Amala, nella gioia e nel dolore".

Andrea

 

"Gentile redazione e cari tifosi Buon Natale...tranquilli giocando così scudetto assicurato..firmato Pinocchio.
Grande Mancio altra formazione sbagliata..e insiste a cambiare sempre, i migliori devono giocare sempre, quando l'imbrocca è un fenomeno e quando fanno cagare come stasera avrà mille scusanti come sempre e non lo voglio neanche sentire, ho cambiato canale!!..perché Montoya?..perchè Melo non è stato sostituito prima? si vedeva chiaramente che non era serata e poi con Medel e Melo puoi costruire muri non calcio...perché Liajic e Brozo in panca?
Quel pazzo di Melo ha dimostrato il suo vero lato e tutta la sua intelligenza non lo volevo e non mi è mai piaciuto spero che sia il suo ultimo Natale...a Milano.
Mancini disse che dopo la decima giornata avrebbero iniziato a giocare bene...balle!! non abbiamo né capo né coda ed è tutta una giocata individuale, solo qualche merito individuale, una buona difesa e una discreta fortuna...Lazio Empoli e Sassuolo saranno 4 punti se va bene...a proposito di Empoli, se l'Inter giocasse anche solo la metà bene come loro sarei contento anche dopo una sconfitta...così L'Inter non si può guardare.
Biglia Candreva e uno come il Chicharito o Eder servono come il pane...solo che quelli che dovrebbero andare via sono talmente balordi che nessuno li vuole e quindi niente nuove entrate.
Così come siamo, con il gioco scadente che abbiamo e tutte queste incertezze e cambi di formazione, col ca..o che andremo in Champions e tanto meno vinceremo lo scudetto..E' UNA MERA ILLUSIONE!!!
Godetevi il Natale e Capodanno, perché a giugno sarete più tristi, spero tanto che la Befana porti 3/4 giocatori che diano la svolta, anche se di buoni in circolazione e disponibili ce ne sono pochi e se ci sono non li vendono a Gennaio, ma è più facile che arrivi una vagonata di carbone.
Ora vediamo se sono un grande gruppo come dicono di essere, perché è nelle difficoltà che esce la vera coesione, non quando tutto gira bene e oltremodo stasera si è notata un po' di supponenza nell'affrontare un avversario che aveva problemi, il rischio di poca concentrazione e sufficienza c'era ed è uscito immancabilmente anche se il mister ha cercato di mantenere un profilo basso continuamente ma invano e di questo bisogna darne atto.
Continuo a sostenere che non siamo da scudetto e ahimè faremo fatica a raggiungere il terzo posto, il che sarebbe un guaio grosso.
Nella vita i problemi seri sono altri, ma una vittoria sarebbe stata meglio per un Natale ancor più sereno.
BUON NATALE A TUTTI !!!!".

Andrea

 

"Gentile Redazione,

   ieri sera la Lazio ha reso pan per focaccia ai nerazzurri, ma Mancini arriverà lo stesso a mangiare il panettone... Potrebbe essere proprio questo, in estrema sintesi, il paradosso culinario più verosimile - per quanto agrodolce - dell’imprevisto haraqiri casalingo (dopo quell’altro contro la Fiorentina) sfornato da una gara in cui la formazione capitolina ha “vendicato” paro paro lo smacco interno subìto lo scorso maggio e le similitudini non si fermerebbero, purtroppo, alla sola vittoria esterna per 2-1. Identico anche il primo marcatore: allora come ieri sera è stato Candreva a bucare all’inizio Handanovic; affine pure la paternità delle 2 doppiette: a Roma quella dell’ex Hernanes, a Milano quella che un ex potrebbe diventarlo (per i laziali) nel prossimo mercato di gennaio, tanto che le marcature  di ieri sera risulterebbero così ancora più perfide; praticamente in fotocopia, infine, i momenti temporali decisivi delle 2 sfide (sempre all’inizio del primo tempo con Candreva - marcatore rispettivamente all’8° ed al 5° minuto - e gol delle 2 vittorie maturati all’84° ed all’87° minuto). 
   Ciò che non torna, invece, - ed è il rilievo più grave - è la confusione tattica e i ritardati correttivi con cui Mancini ha “segnato” imperdonabilmente la partita rinunciando dall’inizio a 2 dei giocatori più in forma e decisivi dell’ultimo mese di campionato (Ljajic e Brozovic) - sbugiardando pure se stesso con quel 20% fasullo (1 su 5) dei titolari annunciati alla vigilia (leggasi Brozovic). Al limite del puro masochismo, poi, quei 50 minuti (più di un tempo intero) che sono dovuti trascorrere tra il gol di Candreva e gli ingressi in campo dei due assenti più ingiustificati (non per colpa loro) che la memoria recente nerazzurra ricordi, subìto decisivi - anche se non direttamente - per il pareggio momentaneo di Icardi tornato, pare, agli splendori dello scorso anno. Poi è salito in cattedra (si far per dire) Felipe Melo - sul quale mi pento di essermi recentemente pentito (scusate il gioco di parole) circa l’iniziale riluttanza al suo ingaggio e l’apprezzamento successivo - che ha emulato da par suo la stessa dabbenaggine del compagno Handanovic nella gara persa contro i viola: troppo nervoso, troppo animoso, troppa irruenza fisica fino a provocare prima il rigore decisivo, poi la seconda espulsione (ci stava) della sua breve esperienza nerazzurra che stava ricordando - almeno fino a ieri escluso - le vicissitudini italiane di un certo Paul Ince. La Lazio non aveva combinato granché - al di là di aver allestito un centrocampo più armonico e ordinato con il regista Biglia e i 2 cursori ai suoi fianchi Parolo e Milinkovic-Savic - pertanto le maggiori responsabilità della sconfitta non possono che ricadere sulle scelte cervellotiche del Mancio per il quale non si capisce veramente cos’abbia frenato il suo abituale “interventismo”, rimanendo passivo pure di fronte alla inesistente produzione offensiva dei nerazzurri nella prima ora di gioco (se si esclude una mera “telefonata interurbana” di Jovetic). Inammissibile, inconcepibile, quasi autolesionistica la rinuncia in partenza a due giocatori che, l’uno per la capacità di saltare l’uomo in velocità (Ljajic), l’altro anche per le sue notevoli capacità balistiche (Brozovic), avrebbero forse indirizzato diversamente il match. Certo che, come si suole dire, del senno di poi ne son piene le fosse, ma ancora non ci si capacita delle scelte di formazione di Mancini che ha allestito una mediana solo muscolare e con nemmeno un minimo sindacale di creatività. Troppe lodi, troppe cene, troppi selfie forse per i giocatori e per Mancini o quest’ultimo ha solo voluto fare il fenomeno allestendo la 17.ma formazione diversa in altrettante giornate, non curandosi nemmeno dell’italica scaramanzia? Per appassionati e tifosi nerazzurri un boccone troppo amaro da deglutire - specie in questi giorni che anticipano le feste - quasi uno sfregio prenatalizio che lascerà una cicatrice profonda e difficile da rimarginare anche perché non è dato sapere se e quando ci saranno di nuovo le condizioni per incrociare una Lazio così derelitta (reduce, tra l’altro, da un brodino rinvigorente sotto forma di un quarto di Coppa Italia raggiunto anche grazie alla “fattiva collaborazione” di un fuorigioco non segnalato nel gol vincente contro l’Udinese), in quanto priva ieri sera di ben 6 elementi chiave come Marchetti, Basta, de Vrij, Gentiletti, Lulic e Klose, praticamente l’intera difesa titolare. Il rammarico, anzi direi pure la “vergogna”, per non averne saputo approfittare, non può che montare imperiosa, specie al pensiero che si dovranno ora attendere ben 17 (aridaje!) giorni prima di consumare l’eventuale reazione sul campo della squadra di Giampaolo in vena di imprese (4 vittorie consecutive, loro record in Serie A). Per non doversi ritrovare a scrivere il prossimo 7 gennaio - scimmiottando magari l’illustre Carlo Levi - che Mancini si è fermato (di nuovo) a E...mpoli.
   Non bastasse infatti il pensiero dell’insidiosissima trasferta toscana, le inseguitrici dell’Inter hanno pensato “bene” di predisporsi al meglio per il nuovo anno allestendo tutta una serie di filotti - a vario titolo - per acuire le preoccupazioni  dell’ (ex)  volpe nerazzurra: come catalogare la rimonta dei bianconeri torinesi suggellata da 7 vittorie consecutive? Che cosa argomentare sulle 5 doppiette messe fin qui assieme da quel “mostro” di Higuain, per un totale - comprese quelle “sfuse” - di 16 reti? Che dire infine dei 7 rigori a favore della Fiorentina (di cui ben 4 concessi entro il 10° minuto - se non è un record questo! - e 0 contro? Fra le squadre di vertice dei 5 maggiori tornei europei solo il Barcellona con 8 rigori ha avuto finora “più fortuna” dei viola con gli arbitri). 
   Così come anche la “gufata” del fogliame rosastro meneghino, apparsa sulla prima pagina dello scorso lunedì, pare abbia prodotto i frutti sperati (da loro). Aveva fatto specie quell’apertura con cui La Gazzetta dello Sport aveva confermato la perdurante omissione di imparzialità mediante un titolo sulla Juve in cui si giocava col numero “6”, non unico trait d’union tra un (condivisibile) attestato di stima verso i bianconeri  (“Juve 6 forte”) ed un “pizzino” dal vago sapore di minaccia verso la principale concorrente (“Inter 6 avvisata”). Peccato che fosse stata omessa (differentemente dal titolo scelto da un quotidiano sportivo non meneghino, Il Corriere dello Sport) la netta evidenza che - nonostante le allora 6 vittorie consecutive bianconere in campionato (i nerazzurri, fino a ieri escluso, “solo” altrettante ma in 7 gare) - la Juve fosse rimasta ancora (ed allora) a 6 punti dalla vetta nerazzurra. E’, anzi, era la classifica, bellezza!
  Ma il processo di “tuttosportizzazione” del giornale roseo milanese non conosce più alcun freno inibitorio se stamane “è scaduto” al livello dei “comics” di più bassa lega, con quel titolo di apertura così denso di esclamazioni che manco un ipotetico Nick Carter sbronzo: “Ahi Inter, Ehi Juve!”. Ma ad un “fumetto rosa” personalmente continuo sempre a preferire - chissà perché - una Rosa Fumetto di qualche lustro fa.
   Cordiali saluti e buone feste alla Direzione e a tutti gli interisti, nonostante tutto.

P.S.: una brevissima curiosità. Che il mondo sia bello perché vario non c’era dubbio alcuno e a confermarcelo ulteriormente sarebbero proprio l’editoriale odierno del Vs. Lapo De Carlo confrontato con il contenuto di una intervista rilasciata da Cesare Prandelli: l’Inter è (o non è) abituata a vincere? “Questo è il problema” avrebbe chiosato pure un certo Shakespeare".

Orlando 

 

"Salve,mi sa che Mancini sia sia fatto trasportare troppo dai complimenti ricevuti per i suoi cambi di formazione ecc.Siamo all ultima di quest anno poi c e la sosta incontri la lazio e che fa?lascia fuori i due migliori elementi in questo momento,sbaglia l'ennesima formazione ma come altre volte volte non ha saputo porre rimedio.Ho viso tutte le partite ma non ho mai visto giocare l'inter meglio delle altre.Si dice da inizio campionato difesa fortissima e handanovic il migliore in campo.Questa equazione mi viene difficile risolverla,con la difesa piu forte del campionato non dovrebbe essere handanovic il migliore ogni partita,giust il portiee fa parte della difesa.Forse voleva capire se montoya possa rimanere o cederlo? mah....medel e felipe melo insieme sono una congiura per chi vorrebbe vedere giocare a calcio.Vedere il pitbul impostare o lanciare icardi è come vedere Pirlo centrale in difesa marcare Iguain...Perisic sembra un cavallo al trotto col paraocchi.Un tiro in por

 ta un gol ,pensate se ne facessimo piu di uno?".

Mario


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