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Le perplessità dei tifosi sul mercato dell'Inter

di Redazione FcInterNews

"Eravamo partiti con l'idea che questa volta il mercato sarebbe stato all'altezza, diversamente da quello deglle ultime due estati. Infatti ecco i nomi altisonanti di M'Vila e Lavezzi... poi ridimensionati con De Jong e Rodriguez (comunque ottimi giocatori, probabilmente sufficienti per colmare il gap con juve e milan dato che non si tratta di Real e Barcellona) ma ora non si può sentire che è quasi fatta per Mudingayi (un Muntari più vecchio e con meno esperienza) e che si cerca di bloccare Papu Gomez (che vale meno di Zarate: bravino per squadre di mezza classifica ma se qualcuno pensa che possa fare la differenza in una big è fuori strada).
Intanto è definitivamente svanita l'utopia Lucas, almeno per quest'anno, su cui abbiamo perso forse fin troppo tempo. Il sogno Giovinco è durato poco. Jovetic andrà all'estero... In mezzo lo smacco Isla (lezione da Marotta) e a breve probabilmente anche Destro e attenzione anche a tirarla troppo per le lunghe con Silvestre e con Debuchy, dato che prima c'eravamo solo noi su entrambi, ma adesso si stanno interessando in troppi! Temo che la riconferma di Branca sia stato un grossissimo errore. E' troppo attendista, sta "alla finestra", mentre certe decisioni vanno prese al volo, specialmente quando si dispone di poca liquidità, onde evitare le aste. In 2 mesi è riscito a fare 1 solo acquisto, forse 2 (Palacio e Mudingayi che è un bidone colossale) e 0 cessioni (ma speriamo non commetta la sciocchezza di dare Coutinho in comproprietà per prendere Handanovic!). E complimenti anche per non essere riuscito a monetizzare con Viviano cedendolo in Inghilterra invece di rinnovare la co
mproprietà! A già ma il nostro "colpo" è Stramaccioni!
Intanto ci trastulliamo con le vittorie delle giovanili, che per carità fanno piacere, ma l'Inter per cui tifiamo è quella maggiore e la storia insegna che non è affatto detto che chi è bravino nelle giovanili possa poi essere un campione. L'ha spiegato anche Strama, che il divario tra la competitività e l'agonismo tra junior e senior è abissale (gente come Balotelli è una rarità).
ps: La nazionale ha dimostrato quanto siano importanti i piedi buoni e la qualità a centrocampo: Pirlo, Motta, De Rossi e lo stesso Montolivo. A noi serve un centrocampista di qualità non un Mudingayi, non per niente da noi Motta quando non infortunato giocava sempre, e così Stankovic che ha cercato di sostituirlo con risultati alterni. Quindi, perso Veloso e restando improbabile Sahin data la folta concorrenza più che per il prezzo, io riproporrei Gago che come regista ci sa fare e non rientrando nei piani di Mourinho, per 5 milioni si prende".

Francesco

 

"Carissima redazione, intanto volevo ringraziarvi per lo splendido sito che mi permette di avere sempre notizie sulla mia squadra del cuore, poi volevo commentare un'ultima notizia di mercato fresca di ieri. Il Barcellona ha comprato il terzino sinistro del Valencia Jordi Alba per 14 milioni di euro. Da tutti i giornali e commentatori è stato segnalato come un ottimo colpo in prospettiva per un già nazionale spagnolo. Sempre gli stessi giornali e commentatori stanno "criticando" l'Inter perchè sta cercando di ricomprare Destro dopo averlo lasciato andare troppo frettolosamente al Genoa. Si parla di 15/16 milioni per un ottimo attaccante che lo stesso Prandelli ha definito il miglior centravanti d'area in questo momento il Italia. Ora se qualcuno non lo sapesse Jordi Alba è un giocatore Catalano cresciuti nel vivaio del Barcellona e poi dopo essere stato mandato in prestito venduto un po' frettolosamente al Valencia; in questo caso però nessuno sottolinea l'errore del Barcellona
a e i 14 milioni spesi comunque per un terzino! Tutto questo per dire che quello che fà il Barcellona con i suoi giovani è sempre esaltato mentre quello che fà l'Inter è quasi sempre criticato. L'Inter ha ormai uno dei migliori settori giovanili in Europa e i suoi frutti si vedranno tra qualche anno come si sono visti dopo 20 anni a Barcellona. In Italia poi è da sempre più difficile lanciare i giovani perchè in Spagna le grandi squadre hanno una seconda squadra in seconda divisione mentre da noi siamo costretti a mandarli in prestito o in comproprietà per farli giocare".

Gianni

 

"Il Presidente Moratti ha finalmente gettato la maschera ed ha chiaramente decretato la fine (sportiva) di F.C. Internazionale. Non vi può essere dubbio, infatti, che la politica intrapresa dalla dirigenza interista, virtuosa quanto si vuole dal punto di visto economico-finanziario, avrà come conseguenza certa ed irrimediabile l’impossibilità di vincere sia in Italia che in Europa (per un quindicennio o forse per sempre).
Quanto dichiarato dal massimo dirigente nerazzurro (e, per lui, anche da Branca), infatti, non si presta ad interpretazioni di sorta: 1) i campioni in rosa saranno ceduti per abbassare il monte ingaggi, 2) nessun top player potrà essere acquistato perché “certe operazioni” non possono più essere effettuate, 3) l’Inter acquisterà soltanto giovani promettenti e qualche altro calciatore di un certo affidamento (ma che, evidentemente, nessun’altra squadra avrà voluto mettere sotto contratto).
In parole povere: addio ai vari Maicon, Julio Cesar, Sneijder, Lucio; i tifosi non potranno più sognare con la maglia nerazzurra un Ibra, un Messi, un Cristiano Ronaldo o anche “solo” un Bale, un Ribery o un Benzema; l’Inter acquisterà giovani che,  se avrà avuto la bravura, l’ “occhio” o anche solo la fortuna, nella scelta, l’anno successivo (essendo ormai diventati “campioni”) dovrà vendere al miglior offerente (Juve, Milan, Real Madrid, Barca, ecc.) non potendo e non volendo garantire l’ingaggio elevato che, ovviamente a quel punto, loro pretenderebbero per le normali leggi del mercato.
Già immagino l’obiezione: ma l’Inter non ha i ricavi provenienti dal merchandising, dallo stadio di proprietà, dagli sponsor che hanno gli altri top-team (quest’anno non avrà neanche gli incassi della Champions League come primo… effetto della politica finanziaria virtuosa) come se tale situazione dipendesse dal destino cinico e baro e non da una gestione della società, evidentemente ed alla luce dei fatti, deficitaria, miope e poco lungimirante.
In sostanza, l’Inter sarà una provinciale di lusso che, da adesso in poi, non potrà avere altro obiettivo che galleggiare e cercare di arrivare nella metà di sinistra della classifica del campionato; noi tifosi verremo vilipesi e “crocifissi”, ci sentiremo come quelli della Fiorentina, del Chievo, del Palermo come se, a guidarci, ci fosse un Della Valle o un Campedelli oppure uno Zamparini qualsiasi. Siamo destinati a vedere spadroneggiare di nuovo la Juventus con qualche intermezzo del Milan: un film già visto nel pre-Calciopoli, con una sostanziale e non trascurabile differenza: stavolta non avremo più neanche l’alibi di Moggi  e delle sue sim svizzere per giustificare le nostre sconfitte".

Claudio

 

"Mi rammarica moltissimo non vedere giocatori dell'Inter nella Nazionale Italiana,cosi è solo un tifare per amor di patria, senza passione.E' brutto non avere un solo giocatore che ti rappresenti come tifoso. La società parla sempre di italianizzare la squadra,ma poi si parla sempre straniero: Handanovic invece che  Viviano o Bardi, Silvestre invece che Ranocchia,Palacio invece che Pazzini, ed altri. Inoltre, non capisco la politica sui nostri giovani.Li vendono per comprare i campioni,ma poi loro stessi diventano campioni e bisogna spendere milioni per riprenderli.I risultati del nostro settore giovanile dovrebbe far cambiare modo di fare, puntare sui giovani, saperli aspettare e farli crescere con serenità e senza paure di essere subito bocciati. Cosi un giorno, oltre ad essere ottimi giocatori per l'Inter, potranno essere pedine fondamentali anche per la nostra nazionale e cosi anche noi interisti ci sentiremo più italiani".

Marco

 

 

 

 


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