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"Non nascondiamoci dietro a un dito"

di Redazione FcInterNews

"E' una questione di testa" - così ribadiva il buon caro Bergomi in telecronaca durante quel pianto di partita che (non) abbiamo giocato ieri sera.

Fondamentalmente sono pienamente d'accordo ed è questa la ragione per la quale ce l'ho con il tecnico, evidentemente incapace di motivare la squadra.

In passato ci sono stati momenti di emergenza analoghi a quello che stiamo vivendo, ma la squadra aveva un carattere che la rendeva capace di recuperare due-tre goal anche in cinque minuti.

E poi basta con la scusante dei giovani.
Non basta avere 18 anni per poter giocare nell'Inter.
Bisogna essere dei campioni.
E sinceramente nella nostra primavera ho notato tanti bravi giovani ma non ho visto emergere un talento purissimo quale per esempio fu Balotelli alle prime occasioni in prima squadra.

E basta anche con "..cercavamo un tecnico che fosse l'opposto di Mourinho.."-ma perchè mai a questo punto?..per giunta sia Mancini che Mou erano due allenatori capaci di farsi sentire durante la partita e sotto la loro guida la squadra ha letteralmente svoltato.
Certo Mancini ha commesso altri errori, ma erano esattamente questi i caratteri che riuscivano a fare presa sulla squadra.
Squadra che ora, perdonatemi il termine, appare completamente "rincoglionita" durante la partita, quasi scoraggiata, senza punti di riferimento.

Mi sembra di essere tornato 10 anni indietro..ai tempi di Tardelli.

E basta a nasconderci dietro un dito.
Almeno noi parliamoci chiaro..abbiamo sempre sostenuto che si può perdere ci mancherebbe, ma lottando.
Io continuo semplicemente a guardare un'Inter che viene presa a pallonate da tutti.
Ed i punti che ci ritroviamo li dobbiamo solo ad uno straordinario Eto'o ed a qualche altra occasione in cui la dea bendata ci ha salvato (vedi il Drago col Parma e Mountari col Genoa).
Quindi per cortesia basta anche con la storia della sfortuna.

Con grossa amarezza".

Andrea


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