Nuovo allenatore: dalla parte di Villas-Boas
"Parliamo di Mihajlovic. Anti moggiano – anti juventino – vice di mancini bla bla bla. Parliamo di Miha o del suo cv? Parliamone. Tecnico del Bologna nel 2008; sconfitte come se piovesse. Quattro consecutive, quattro, come i mesi che dura sulla panchina felsinea. La stagione successiva subentra al fenomeno Atzori; buon campionato con il (buon) Catania. L’obiettivo? La salvezza. Squadra pratica, aggressiva, ma i punti arrivano tutti al “Massimino”. Il nostro nel giugno 2010 sbarca a Firenze, nessuno gli chiede la luna. E meno male, perché si parla subito di divorzio. Stagione pessima sul piano della comunicazione, del (non) gioco, al limite dell’autoreferenzialità con conferenze stampa al vetriolo e prestazioni al cloroformio. Diciamocela tutta, Leo non era il nostro uomo. Mou è stato il primo amore, l’addio straziante. Le cose belle finiscono sempre. Quando il grande amore ti lascia non c’è mai una reale volontà di ripartire; si sogna un riavvicinamento, il rapporto resta idealizzato, come il tempo, immutabile. Benitez è stato una scelta forzata, quasi imposta. La necessità di non restare soli. È durata sei mesi e non poteva non essere così. A distanza di un anno la paura è la stessa. Si parla di contratto annuale: Miha, Rossi, Gasperini. I soliti Hiddink e Capello restano inarrivabili, alla porta c’è Villas Boas. Ma siamo certi che la clausola dello Special Two non sia una scusa (l’ennesima) per non ripartire con un progetto? Appena un anno fa abbiamo versato a Ghirardi 9 milioni per l’indimenticabile duo Biabiany-Mariga e 15 milioni per Villas Boas – magari “limati” con l’ingaggio di uno dei super dragões – sono troppi? Il portoghese è un po’ Mourinho e un po’ Guardiola, ma fondamentalmente è Villas Boas. Il suo calcio (vincente) un inno al collettivo. Eppure siamo qui a parlare di Mihajlovic, di Gasperini e di Delio Rossi. Per un anno. E poi? Più decisionismo e meno malinconia; Villas Boas è il domani, la forza degli inizi. L’avventura è quando ci si rende conto che è cominciato qualcosa di nuovo, di inedito e che da quel momento si è dentro a una storia che va avanti e magari finirà, ma spezza il ritmo quotidiano e ri-significa l’intera esistenza. Come l’inizio di un magnifico romanzo".
Stefano
"Certo la pista Portoghese per AVB è affascinante, ma di difficile attuazione, per via dei tanti soldi che occorrono, anche se...
Le dichiarazioni del Massimo Presidente fanno trapelare che gli serve un traghettatore, e penso cambierebbe idea solo per Villa Boas al quale adesso con un ingaggio di 5/6 mil lo porta via clausola a parte. Se la sua aspirazione si chiama GUARDIOLA, dovrà mettere in preventivo 11/12 mil di euro annui per portarlo sotto la Madonnina, per almeno 4/5 stagioni, con un incognita: Siamo sicuri che senza MESSI, XAVI, NIESTA, ALVES, VILLA ecc ecc sarà la stessa cosa?
A conti fatti costa meno pagare in qualche modo sta penale (anche regalando qualche giocatore inutile) e assicurarsi un giovane e vincente Coach e sopratutto iniziare a programmare in maniera chiara il futuro.
Sempre seguendo le dichiarazioni di MORATTI, se ne cerca uno per un anno, allora neanche MIHAJLOVIC è adatto, ci vorrebbe uno tipo FICCADENTI o DE CANIO, o accontentarsi del buon BARESI.
Chi lavorerebbe bene con la spada di Damocle di Guardiola o di Mourihno, a Milano dove se non vinci al primo anno sei considerato scarso, e dove anche il grande MOU ha dato il meglio di se alla seconda stagione.
Pensaci Massimo, vai tu in PORTOGALLO e portaci VILLAS BOAS...oppure offri a SINISA un contratto adeguato, altrimenti è logico che quello dichiara di volere rimanere a FIRENZE, tra le righe ti ha detto: se mi vuoi credi in me..e non per un anno..."
Giuseppe
"Caro presidente. mi chiamo antonio florio e le scrivo da caserta. sono un grandissimo tifoso di questo meraviglioso club e ho deciso modestamente di contattarla per la situazione che si è venuta a creare per quanto riguarda la nostra panchina. mi auguro che la sue preferenze e quelle del suo staff mirino ad un nome che abbracci prestigio e attendibile progettualità, fattori che ora come ora sono riscontrabili solo in Andrè Villas Boas , tecnico del porto.
parliamo di un giovane di granidissima preparazione che conosce alla perfezione l'ambiente inter dato il suo passato da collaboratore di mourinho e che rappresenterebbe l'emblema della sua volontà di continuare a puntare i massimi trofei in cui ultimamente siamo stati trionfatori. DUNQUE IL SACRIFICO RELATIVO ALLA FAMOSA CLAUSOLA MERITA DI ESSERE FATTO.
so di far parte della stragrande maggioranza di tifosi nerazzurri che sognano solo ed esclusivamente il tecnico portoghese... e dunque lei è l'unico che può realmente far si che tutto ciò si realizzi...
LA RINGRAZIO PER LA GENTILISSIMA ATTENZIONE E SONO CERTO CHE NON CI DELUDERA'.
DISTINTI SALUTI"
Antonio