"Perché la Juve sulla maglia non scrive che..."
"JUVE? NO GRAZIE
Le uscite completamente fuori luogo della Juventus stanno diventando sempre più frequenti e insopportabili. L’ultima in ordine di tempo risale all’altro giorno, quando il direttore generale della Juventus, Marotta, ha urlato a gran voce che l’Inter avrebbe violato i regolamenti interessandosi a Giovinco, giocatore in comproprietà tra Juventus e Parma.
Da quale pulpito, verrebbe da dire. Da quando la Juventus sa cosa vuol dire rispettare le regole? Ma soprattutto, da quando la Juventus rispetta le regole? Le tre stelle sulla maglia bianconera della nuova stagione sono solo uno dei tanti esempi di violazione di regolamento da parte della Juve. Perché a quanto risulta agli atti, gli scudetti della Juventus sono 28. Non 30. Infatti un tribunale (non Babbo Natale, un tribunale cavolo!) ha stabilito che due scudetti venissero revocati alla società Juventina e, se la matematica non è un’opinione, a 28 scudetti corrispondono due stelle sul petto, non tre.
Vogliamo parlare poi della scritta ‘30 sul campo? No, non siamo su Scherzi a Parte. L’hanno messa davvero. Però forse gli è sfuggito qualcosa. Per forza, non possono essere proprio così scemi questi Juventini. Loro sostengono che la scritta sia del tutto legittima in quanto le partite sono state vinte sul campo, e fino a qui nessun problema. Momento momento momento, ecco cosa si sono dimenticati: le partite erano truccate! E dunque, come per magia, quella scritta non ha più un senso.
Ma molti da questo lato non ci sentono, anzi non ci vogliono sentire. Molti sono convinti che le partite combinate siano un dettaglio insignificante. Ma è la convinzione che fotte la gente.
Anche noi interisti potremmo scrivere qualcosa sulla nuova maglia, del tipo : ‘Mai stai in B’ oppure ‘Unica squadra italiana ad aver realizzato il Triplete’ . Dati di fatto, insomma. Non fantasie campate per aria. Peccato che noi non ci abbassiamo ai loro livelli. Noi siamo tutta un’altra storia, non ci mischiamo a certa gente.
Ma non è finita qui. No, perché la Juve questa attitudine a criticare sempre gli altri, senza guardare il marcio che c’è in casa propria, ce l’ha nel DNA.
La società Juventina si sta scagliando contro l’Inter per la faccenda della prescrizione, scordandosi che i primi prescritti sono proprio loro juventini. Scordandosi che si sono salvati dal processo per doping iniziato nel lontano 1998 solo ed unicamente grazie alla prescrizione. Aspettate, ricordatemi cosa ha vinto la Juventus in quel periodo...ah sì, tre scudetti, una Champions, due Supercoppe italiane, una Supercoppa europea e una intercontinentale. Un sacco di roba insomma. Ma ci sarebbero ancora tutti questi trofei senza la prescrizione? Liberi di chiedere, eh.
Ah, un’ultima cosa. Perché sulla maglia, già che ci sono, non ci mettono anche la coppa che hanno vinto in serie B? È una delle poche cose che hanno vinto onestamente. Fa parte dei loro ricordi, della loro storia. Non sarà che se ne vergognano, vero?".
Laura
"Esordisco naturalmente ringraziando la redazione che ci permette di espeimere le.nostre tesi e manifestare la nostra passione nerazzurra. Scrivo perché è ormai da due anni circa, da quando Andra Agnelli ha ripreso la presidenza della juve che i suoi comportamenti nei confronti dell'Inter sono assolutamente deprecabili. Iniziando dalla paradossale inchiesta contro Facchetti (ignoranza e rabbia repressa) per finire alle continue stoccate a Moratti e all'Inter, alle tre stelle e all'atteggiamento mafioso sul mercato, la juve è tornata la squadra di sempre, attenta a sottomettere e a far rispettare agli altri regole che solo lei può infrangere (Marotta, da quando in Italia è proibito trattare la metà di un giocatore?). Fondamentalmente le sparate juventine, l'atteggiamento vittimista ( stiamo scherzando?!), il delirio di onnipotenza tracciano il profilo di un club che pensa di essere il solo e di poter fare comunque il bello e il cattivo tempo. Lega, ma dove sei? Credo sia vergognoso che dopo il processo di calciopoli le maglie bianconere siano lasciate libere di recare la scritta "30 sul campo", che sembra uno sputo su quel processo che aveva lo scopo di ridare credibilità al nostro calcio, che ora sembra tornato il circo personale dei Savoia. Penso sarebbe ora. E di dire basta a questa sudditanza psicologica che vede protagonisti i piani alti del calcio e I giornali... La differenza di stile tra Agnelli e Moratti è evidente e senza dubbio sbilanciata in favore del presidente, ma a volte una reazione, un abbassarsi al livello di chi ci prevarica ( o meglio, ci prova ) ci starebbe. L'ultima volta che Massimo lo fece, chiamandolo giovin signore, Agnelli, colpito nel profondo non parlò per qualche settimana. Forse bisognerebbe mettere i campioni d'Italia al loro posto, ricordare loro chi ha dominato durante gli ultimi anni, ricordare loro che si sono meritati le loro punizioni e che le regole sono fatte per essere rispettate. Bisognerebbe ricordare al
buon Agnelli di avere rispetto di Moratti, ben più grande e infinitamente più intelligente di lui. Bisognerebbe ricordare alla società che rivendicare titoli dopo essere stati a capo dello scandalo più vergognoso della storia dello sport dovrebbe bastare per farli correre a nascondersi. E invece eccoli a fare la parte del leone.. probabilmente in un altro paese la stampa li avrebbe demoliti. Ma la morale comunque è semlre la stessa, il loro atteggiamento è ridicolo e con la passione e l'equilibrio interista hanno ben poco a che vedere. Ridi Giacinto, ridi: ti te dominet juve!"
Enrico