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"Smentiamo i profeti del calcio che ci criticano"

di Redazione FcInterNews

"Cari amici di FC Internews,
ieri sera, non riuscendo a prendere sonno, ahimè lo confesso, ho seguito un programma sportivo praticamente fino alle 2 di notte (sintomo evidente della malattia del tifoso!).
Il quadro che veniva fatto dell’Inter era abbastanza sconsolante e questo al di là del fatto che ci sono giornalisti che cercano di essere obiettivi ed altri che invece sembrano voler cercare di interpretare ogni parola ed ogni piccolo fatto, anche quello apparentemente più insignificante, in modo da cercare sempre la polemica.
Riassumo brevemente:
Gasperini viene descritto come un tecnico integralista: ha un suo modulo di gioco in cui crede fermamente e vuole applicare ad ogni costo.
La sua venuta all’Inter non è stata il frutto di una prima scelta, ma di un ripiego della Società non avendo disponibilità di altri.
Il mercato dell’Inter non pare sia in linea coi desideri e le indicazioni espressi dall’allenatore. Da qui le domande sul perché della scelta di Gasperini a l’evidente desiderio di alcuni dei presenti di vedere la Società al più presto nel caos attraverso esonero dell’allenatore ecc.
Ci sarebbe infatti – secondo costoro - una forte diversità di vedute e già in atto un forte contrasto tra presidente, vertici della società e l’allenatore stesso.
Affermazioni varie vengono fatte intorno alla possibilità di giocare con moduli diversi e sui giocatori che devono interpretare tali ruoli. In particolare Forlan sarebbe una scelta della Società, ma non richiesto dal tecnico. Così anche la mancata partenza di Snejider e quella invece non preventivata di Eto’o avrebbero complicato le possibilità del tecnico di giocare col modulo a lui gradito.
Ora ascoltando questi signori, specialisti del mercato, tecnici ed ex giocatori, pare che quella del calcio sia una scienza esatta, dove comunque non ci sia margine per l’errore e dove sulla carta le scelte fatte trovino corrispondenza sicura nella realtà. Insomma Moratti risparmierebbe tempo e delusioni se procedesse subito con l’esonero di Gasperini.
Personalmente mi rifiuto di accogliere una simile prospettiva di pensiero.
Non si possono negare le difficoltà che un nuovo allenatore può incontrare in un nuovo ambiente e nemmeno quelle di una qualsiasi società che operi oggi su un mercato abbastanza “chiuso” ed economicamente fuori portata.  Pensavo però che il bello del calcio fosse proprio qui e che poi fosse la bravura della Società e dell’allenatore a trovare le giuste vie per valorizzare i singoli giocatori e la squadra assieme.
A quanto pare invece il destino dell’Inter di quest’anno per questi signori è già segnato con la Società che ha sbagliato alla grande nella scelta del tecnico e nel mercato estivo, con l’allenatore che da integralista quale viene dipinto non si scosterà minimamente dalla sua idea di applicazione di un determinato modulo a tutti i costi.  E’ vero che non c’è mai molto tempo per chi opera in questo settore e che cerchi meccanismi possono non funzionare, o non essere assimilati e forse talvolta non c’è la giusta condivisione ed apprezzamento da parte di tutti per realizzarli concretamente. Ma la di là di questo siamo anche di fronte ad una Società tra le più importanti d’Italia e del mondo e non mi pare possibile che lo staff tecnico che la dirige sia di fatto considerato come una compagine di gente sprovveduta che avrebbe agito con ignoranza della materia e quindi pressoché totale incompetenza; perché è questa l’immagine che di
Allora esprimo il forte desiderio di vedere smentiti questi profeti del calcio, smentiti da una squadra, tecnico e società che sappiano crescere assieme, con intelligenza con pazienza, ma anche concretamente giocando sempre per il risultato.  Cara Inter, caro Presidente, caro tecnico e cari giocatori, stupiteci!!! Stupite noi tifosi, smentite questi signori per i quali sembra già perduto un anno che deve ancora cominciare!  E ai giocatori: la vostra rosa, a sentire alcuni di loro, sembra sia costituita da un’accozzaglia di vecchi invalidi e brocchi vari, mentre voi sapete per primi quanto valete e quello che potete fare sul campo quando sarete poi in 11 contro 11. Il rinforzo più grande della squadra siete voi stessi!"

Mauro


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