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"Torna Eto'o? Tante grazie, ma dico no!"

di Redazione FcInterNews

"Cara redazione,  scrivo per esprimere il mio parere sulla voce diffusasi nelle ultime ore,  quella che vedrebbe il clamoroso ritorno di Eto’o in prestito per qualche mese, ossia durante la sosta del campionato russo.
Sicuramente i giornali in questi giorni hanno poco di cui parlare e qualcosa devono inventarsi ma mi sembra veramente ridicola questa notizia. Per me Eto’o rappresenta il passato, un grandissimo giocatore che, insieme ad altri, ci ha portati sul tetto del mondo. Ipotizzare un suo ritorno, per quanto possa essere utile, dato che abbiamo parecchi problemi in attacco dettati da infortuni, penso sia un grosso sbaglio e neanche ne sarei felice.

Eto’o rappresenta il passato e sicuramente la scelta che ha fatto è molto discutibile dal momento che è stata dettata solamente da un fattore economico, come lo stesso giocatore ha dichiarato. Il 6 ottobre, intervistato da As, il camerunense diceva:  "Mi chiede se i soldi hanno inciso nella mia decisione di trasferirmi all'Anzhi? Perché lavoriamo nella vita? Lei per quale motivo lavora? Chi dice il contrario è un ipocrita". Queste dichiarazioni non mi sorprendono per niente  però da tifoso mi aspettavo un atteggiamento diverso da parte di un campione come lui e sono felice, sebbene la perdita dal punto di vista tecnico, che se ne sia andato in Russia. Ora, finito ai margini del calcio, pagato a suon di milioni al mese, sembrerebbe essersi già stancato e chiedere lui stesso di tornare a Milano (dove ha moglie e figli) per contribuire momentaneamente alla causa interista, quasi come se si sentisse in debito col buon Moratti. Fossi io nel Presidente non mi farei prendere in giro e la risposta sarebbe un secco “no”.                                     

Ho lasciato stare l’aspetto economico che sarebbe una vera e propria follia:  tre mesi costerebbero a Moratti più di 6 milioni di euro (ingaggio lordo e assicurazione). Non scherziamo. Caro Eto’o ci hai fatto vivere dei grandi momenti, ma a 30 anni devi  essere in grado di prenderti le tue responsabilità e capire che l’Inter non è un porto di mare, che di campioni ne abbiamo altri e che ormai sei parte del nostro passato.

Con affetto"

Gabriele 


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