Vinciamo lo scudetto, poi salutiamo Ibra
"Vorrei condividere il mio pensiero relativo alla notizia su Ibrahimovic al Real Madrid. Ibra è un genio, è il simbolo, è il calcio (almeno per Noi). Però non è nato interista, non morirà interista, non si affeziona, per lui il calcio è un lavoro da svolgere bene a Milano o da qualsiasi altra parte. Mi dispiace, ma lo capisco e non ce l'ho con lui. Lo ringrazio per quello che ci ha dato fino ad oggi e per quello che spero darà nelle ultime cinque partite di campionato restanti. Quindi io dico: vinciamo questo scudetto, tutti insieme, ancora una volta!.
Poi, se cosi deve essere, ognuno vada per la sua strada, non so magari lui andrà al Barca, al Chelsea o al Real Madrid. Noi con il ricavato svecchiamo la squadra, prendiamo un paio di top player (che magari non spariscono nel nulla nelle gare decisive di Champions!) e qualche altro buon giocatore per completare la rosa. Poi solo il tempo dirà chi ci guadagnerà di più. Magari riuscirà a vincere la tanto sognata Champions lontano da Milano e allora lo guarderemo alzare la coppa avvertendo un fastidio allo stomaco che sa di rimpianto. O magari il fastidio lo avvertirà lui, vedendo il trofeo dalle grandi orecchie colorarsi di nerazzurro (volesse il cielo!). Comunque vada, i giocatori passano, come gli allenatori del resto, ma l'Inter rimane. Nessuno è indispensabile, neanche Ibra".
Cordiali saluti
Emanuele